Di Trementozzi Emanuele
15 voti a favore, 0 contrari e 8 astenuti. Con questo risultato si è concluso il consiglio comunale aperto al pubblico, svoltosi ieri sera presso la ex chiesa di San Francesco in quel di Civitanova Alta. Oltre tre ore di assise, che ha vissuto anche momenti di tensione tra la maggioranza e il consigliere Berdini che ha reagito abbandonado l’aula dopo essere stato interrotto per aver sforato il tempo a sua disposizione durante l’intervento concordato.
La seduta si è aperta con la presentazione di due differenti proposte di delibera, presentate dalla maggioranza e dall’opposizione. Tali proposte riguardavano nello specifico le problematiche relative al crollo verificatosi lo scorso 8 agosto nella città alta, con particolare attenzione allo stato della rete idrica, fognaria e della viabilità. Sono susseguiti gli interventi di vari consiglieri, tra cui quello del capogruppo PD Francesco Micucci e dell’assessore ai lavori pubblici Carassai. Entrambi hanno ripercorso un pò le tappe della vicenda fino alla data odierna e si sono ritrovati in accordo su un punto: il problema urgente da risolvere è legato alla sicurezza dei cittadini e al ripristino della normale vita cittadina degli abitanti del centro storico. Durante l’assise è stato anche permesso l’intervento in qualità di relatori di Alessandro Lattanzi, Presidente del Comitato di quartiere e dei Dott. De Carolis e Capozucca, tecnici in rappresentanza dell’Atac e del Comune, ma soprattutto il Sindaco, nel suo intervento, ha voluto sottolineare l’importanza della celerità nel disbrigo delle pratiche di censimento delle cavità sotterranee da parte dei privati cittadini. Ha assicurato di voler rivedere la vecchia ordinanza emanata in data 15 settembre, che obbliga i cittadini a farsi carico delle spese relative al censimento delle grotte per mezzo di un tecnico specializzato e di voler costituire un pool di tecnici convenzionati con il Comune, che eseguiranno i lavori di mappatura a costi calmierati. Ma proprio su questo punto nasce la discordanza tra le parti politiche. L’opposizione ha indicato una propria proposta articolata su due punti principali. Il primo relativo alla tempistica massima di 15 giorni, entro i quali effettuare una mappatura globale di tutto il territorio di Civitanova Alta al fine di evidenziare lo stato del sottosuolo e la presenza o meno di grotte. A tal proposito, qualora il privato cittadino si rifiuti di permettere l’accesso ai locali sotterranei, se ne farebbe carico e responsabilità per il censimento degli stessi. Il secondo punto prevedeva l’istituzione di una Commissione d’indagine, per accertarne cause e responsabilità del crollo. In merito la maggioranza ha presentato una propria proposta che si può anch’essa riassumere in due punti principali. Il primo relativo al mandato da affidare alla Commissione dei lavori pubblici, per la verifica delle cause del crollo e i conseguenti provvedimenti da adottare in relazione al traffico del centro storico, onde evitare altri episodi del genere. Il secondo punto invece, pomo della discordia politica, riguarda l’ordinanza. L’ Amministrazione Comunale infatti, si farà carico momentaneamente delle spese relative al censimento delle grotte; salvo recupero delle stesse ove dovuto. Saranno gli accertamenti legali di parte a stabilire se la competenza dell’esborso spetta per intero al Comune oppure necessiti dell’intervento dei cittadini; e su questa questione è nata l’astensione dell’opposizione. C’è una domanda, però, a cui nessuno ha dato risposta: Alla fine degli accertamenti, chi sarà a pagarli? Lo sapremo in un futuro immediato.