Lo sfogo della mamma civitanovese che segnalava l’inciviltà e l’arroganza di una donna al volante di un Suv (vedi articolo “A Civitanova una storia di ordinaria follia”) ha portato alla luce un problema che non sembra essere l’eccezione ma la regola. E così ancora un’altra mamma, prende carta e penna e scrive:
“Mi chiamo Sarah e ho appena letto la lettera riguardo alla sicurezza stradale e all’inciviltà delle persone alla guida e vorrei raccontare la mia esperienza quotidiana. Mio figlio frequenta la scuola elementare Silvio Zavatti ed ogni mattina mi arrabbio. La scuola è munita di un ampio parcheggio che puntualmente ospita grossi macchinoni parcheggiati ovunque tranne negli appositi spazi delimitati dalle strisce bianche ( lo sottolineo per chi non ne conoscesse l’esistenza). Molti genitori parcheggiano in prossimità del passaggio pedonale fuori dai parcheggi, creando problemi nelle manovre, file e soprattutto pericoli per i pedoni ( genitori e bambini). Io non vedo l’utilità di parcheggiarsi così. Non credo che ci si affatichi di più parcheggiando negli spazi bianchi. Ciò che più mi altera è pensare che questi adulti ogni giorno danno un esempio di inciviltà ai loro figli che un giorno, a loro volta, saranno adulti maleducati”.
A dire la sua anche un insegnante che scrive:
“Sono un insegnante del liceo “Da Vinci” e ogni giorno “vivo” l’entrata e l’uscita degli oltre 1200 studenti (con qualche centinaio di vetture ed autobus ad accompagnare questi movimenti) con un po’ di apprensione perchè basta veramente un attimo di disattenzione…
Al di là del caso estremo della signora “stressata” al volante, che meriterebbe la sospensione della patente per un mesetto con obbligo di fare la volontaria per aiutare i ragazzi ad attraversare in sicurezza (lavoro difficile, disinteressato e meritorio quello svolto dai volontari: bravissimi tutti quanti!), di certo c’è che:
– chi ha costruito i due nuovi plessi scolastici (licei e scuole medie) non ha tenuto in debito conto l’affollamento nelle ore di ingresso/uscita (bastava, ad esempio, prevedere l’entrata della scuola media dal lato opposto, così il traffico si “diluiva” leggermente);
– servirebbe una “corsia” dedicata a chi fa scendere/salire i ragazzi in sicurezza, con marciapiedi sia a dx che a sx, magari rendendo quel tratto di strada a senso unico di marcia;
– potrebbe essere sicuramente efficace il blocco del traffico – esclusi gli autobus – per circa un’ora (ad esempio dalle 7:30 alle 8:10 e dalle 12 alle 13:30) nel breve tratto di strada che passa davanti alle due scuole, prevedendo un’apposita area dove lasciare i ragazzi e riprenderseli in sicurezza.
– l’idea delle navette non è sbagliata, forse è di difficile realizzazione pratica (orari, percorsi, affollamento di alcune corse, ecc.);
– alcuni genitori già lo fanno, ma potrebbe diventare la regola: si parcheggia l’auto nei due tratti rettilinei di strada che sono, se non sbaglio (scusatemi, ma non abito a Civitanova), via Carnia e via Marinetti, e si accompagnano i ragazzi a piedi (se piove riscopriamo il “gusto” di stare stretti stretti sotto l’ombrello).
Ci sarebbe molto altro da scrivere, ma mi fermo qui. Anzi, no: chi può, chi abita non troppo lontano dalla scuola… accompagni i ragazzi a piedi o in bici quando possibile
Direi che l’auspicio della mamma di un intervento coordinato da parte delle autorità e amministrazioni competenti (magari “stimolato” da una bella lettera al sindaco di taaaaanti genitori) non debba essere lasciato cadere nel vuoto. Io farò la mia (piccolissima e modestissima) parte, questo è poco ma sicuro! Ad majora”