A CIVITANOVA MARCHE SI TAGLINO I COSTI DELLA POLITICA

3888118-dobbiamo-ridurre-le-spese“Tagliare i costi della mala politica clientelare che il centro destra sta perpetuando da anni a Civitanova è un compito primario di tutto il centro sinistra.” A sostenerlo in una nota il circolo Sel di Civitanova Marche che poi aggiunge “le municipallizzate per i trombati, per gli amici degli amici, le spese fuori controllo, i costi di costruzioni light, la pletora di assessori, la marea di Dirigenti Comunali, le consulenze, gli incarichi legali, ecc. sono una offesa ai cittadini, ai lavoratori. Sono spese improduttive. Che il PDl  abbia toccato il fondo con l’approvazione, nell’indifferenza generale della città, senza consultazione vera, senza confronti non meraviglia  più nessuno. Il Centro destra non governa anzi sgoverna. Non meraviglia che il centro destra e il Sindaco Mobili abbiano presentato il Bilancio Triennale dei sogni delle solite opere e per il quale non c’è nemmeno la capacità di copertura finanziaria.” Non lesina critiche il circolo Sel il cui giudizio è estremamente negativo e propone un documento che sottopone a tutto il centro sinistra perché a partire da esso, o da altra ipotesi che provenga dal centro sinistra si inizi subito a gettare le basi di un programma elettorale concreto da costruire in una campagna di ascolto e proposta con  la città, le forze sociali, il mondo associativo,ecc. “Un programma -si legge nella nota- condiviso e concreto. Un programma di alternativa. Iniziare un percorso di contenuti  di partecipazione che  porti il centro sinistra  fino alle Primarie di Coalizione per presentare alla città il candidato Sindaco, la squadra e il programma.” Infine Sel propone alcuni punti da cui partire per una riflessione e un confronto:

1) otto assessori  sono troppi. Le deleghe assessorili possono essere gestite  da 5 al massimo 6 assessori.
E’ noto che alcuni servizi come le Spa Comunali più che rispondere ad esigenze reali  di offrire servizi ai cittadini hanno risposto alla logica della spartizione politica e del clientelismo.

2) Le ex Municipalizzate oggi spa debbono  adottare forme di governance trasparenti come prevede il decreto Brunetta, ecc. Quindi bisogna accorpare le spa comunali in una Unica azienda “Multiservizi” tagliando poltrone ai c.d.a., alle consulenze  per centinaia di migliaia di euro all’anno.

3) Stante il D.L.78/2010 prevede che gli enti locali con abitanti fra i 20.000 e i 50.000 non possano detenere più di UNA Società per i Servizi di Bussines –strumentali. Oggi il nostro Comune ne possiede ben TRE: Civita.s, Civita palace e Atac Servizi

4) Il Comune ha 8 Dirigenti. Per le competenze e le funzioni si possono benissimo accorpare aree amministrative omogenee e lavorare con 5 dirigenti.

5) Oggi il Comune ha come introito importante i proventi dal pagamento degli ONERI di Costruzione per Alberghi, Edifici commerciali di grandi dimensioni, Strutture Turistiche. Purtroppo da circa 10 anni gli incassi reali sono inferiori alle aspettative specie se si raffronta le entrate con altri Comuni. Le minori entrate sono dovute al fatto che gli Oneri di Costruzione sono determinati da una “perizia giurata”; questa procedura limita l’autonomia istituzionale ed è stata sempre oggetto di polemiche e di contenziosi. Per porre fine a questa esperienza che attiene agli Oneri di Costruzione, SEL PROPONE l’ADOZIONE di una DELIBERA CONSIGLIARE (modello comune di Pesaro) in base alla quale il Contributo del Costo di Costruzione da VERSARE al Comune viene DETERMINATO sulla BASE di CRITERI tecnici oggettivi.

Altre economie -si legge ancona nella nota- possono venire da una maggiore razionalizzazione  e rigore nella gestione del patrimonio Comunale, alla lotta all’evasione , dal taglio delle consulenze esterne  mettendo in condizione l’apparato amministrativo esistente di una maggiore efficienza. Noi abbiamo stimato che  con questi TAGLI ai  Costi  della politica si possono liberare risorse stimate in circa 550.000 € anno. Una cifra importante che potrebbe alimentare la contrazione di mutui per investimenti, opere pubbliche  per un importo di circa 7,5 milioni di euro/anno.”

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