A cinquant’anni si è spenta Monia Granatelli. Da tempo lottava contro una grave malattia. Civitanovese, aveva lasciato la sua città per seguire le sue capacità professionali sviluppate nel mondo della moda, in cui ha lavorato come designer per le più importanti firme del panorama italiano e mondiale. Lascia la mamma Laila, il babbo Moreno e la sorella Wanna che fino all’ultimo le sono stati accanto, in una battaglia che ha combattuto con tenacia con un carattere che l’hanno sempre accompagnata nella vita. La salma è stata composta nella sala funeraria Terra e Cielo di via Cecchetti dove da questa mattina potrà essere visitata mentre i funerali si terranno domani pomeriggio, alle 16:45, nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice. Commovente il ricordo che traccia la sorella Wanna sul profilo Instagram, in cui la ricorda come una principessa: “Vi racconto la storia di una Principessa. Figlia di un Re e di una Regina. Cresce tra pizzi, lustrini e buoni comportamenti. Mai una parola fuori posto. Esigente e delicata. Rispettosa e rispettata. Studiosa. Ambiziosa. Capace e sempre leale. Conquistatrice di obbiettivi sempre alti. Ballerina. Perfezionista. Dritta come un fuso.Puntuale.Una memoria di ferro. Mostra il carattere sin da piccolina, non molla mai e si permette pure colpi di testa. Come quel pomeriggio in cui a soli quindici anni _per una scaramuccia_ sbatte la porta urlando: “Vado via di casa”! La Principessa ha solo girato l’angolo, suonato alla porta della zia, stringendo tra le mani un beauty-case di Chanel. Colleziona tartarughe ma vive a missile. Migliaia di vestiti ma non ha mai niente da mettersi. Paciotti, Pollini, Fendi, Celine, Ferragamo, Burberry, Pucci: i suoi marchi preferiti? Forse la preferita da questi marchi. Amici veri sulle dita di una mano. Schiettezza pura sulla punta della lingua. Gira il mondo, fa mille traslochi e fino all’ultimo giorno, anche in carrozzina, scova tutti i segreti dell’ospedale. Predilige la medicheria: piena di scatoline colorate, in grandi quantità ma soprattutto in ordine. Protesta invece per i magazzini, critica uno scatolone fuori posto e sul cibo proprio non ci siamo _ per fortuna i cubetti si zenzero che tiene sul comodino. Dice di avere una sorella-gemella-bella, chissà se la conoscete. Una Principessa umile, che chiede scusa di essersi ammalata. Una Principessa che soffre in silenzio. Tu che leggi, non chiederti perché?
Non disperarti per quello che perdi. Piuttosto gioisci per ciò che hai avuto. Una Principessa di nome Monia. Ciao Sorella mia”.
Ho conosciuto Monia molti anni fa’, lei lavorava in Veneto in una nota azienda del lusso. È stato amore a prima vista, professionista seria, esigente, appassionata, instancabile aveva sempre una parola buona per tutti.
Ci mancherai amica mia, un bacio a te e la tua famiglia ♥️
Cipolline caramellate da Oldani, la tua leccornia preferita, mi mancherà la tua professionalità e lo stile impeccabile nell’affrontare la quotidianità del lavoro.
Un bacio.
Marco -Dulio
Monia, purtroppo non ho parole…… Ho avuto solo il privilegio di conoscerti fin da ragazzo e apprezzartu per la tua sincerità, ho avuto il piacere di conoscere papà e mamma, due persone pure e la fortuna di conoscere tua sorella Wanna. Grazie.
Straordinaria fortuna chi l’ha vissuta un regalo enorme della vita. C’è una sola ragione per piangerla, persona come lei non dovrebbe mai morire, perché arricchisce il nostro mondo.. Ed ora è assai più povero senza di lei.. Condoglianze a tutti noi…..