Ancora un riuscito incontro al cineteatro Cecchetti in occasione del Martedì dell’Arte di ieri e nonostante il noioso piovigginare sede al completo per ascoltare il prof. Roberto Mancini che ha proposto una riuscita lezione su “La forza del desiderio”, un sentimento che rappresenta “un filo conduttore – ha detto nell’introduzione il relatore – di come è fatto l’essere umano”.
Fratelli del desiderio la libertà, la fiducia e la speranza, difficili da attuare quando si hanno pregiudizi nel mettere da parte tutto quello che è negativo. Obiettivo da raggiungere la relazione con persone che si amano, evitando ogni forma di tradimento che spezza la fiducia.
Frammenti di giudizio dell’ampia relazione del prof. Mancini, che si è ampiamente soffermato sugli apporti filosofici del prof. Massimo Recalcati che vive e lavora come psicoanalista a Milano, Insegna Psicologia dinamica presso l’Università degli Studi di Verona e Psicoanalisi estetica e del filosofo francese Jean-Paul Sartre (1905 – 1980), per i quali, riportiamo succintamente, che “il desiderio è una forza della vita, un dono degli altri che è il contrario del sacrificio”.
Ascoltando il relatore, un po’ tutti i presenti si sono convinti che bisogno e desiderio sono contrari e che il desiderio ci consente di guardare oltre, dal momento che è una forza della vita, un dono degli altri che è contrario al sacrificio e che bisogna desiderare dal momento che rappresenta una risposta di responsabilità.