Per via di una improvvisa indisponibilità del prof. Yuri Marano che doveva tenere la riunione culturale dei Martedì dell’Arte del 5 novembre, la presidente Anna Donati è riuscita, con il suo dinamismo, a far intervenire il prof. Roberto Mancini, già presente in precedenti incontri di profondo apporto piscologico, che è ricorso a tutta la sua profonda conoscenza per improvvisare una lectio sui sogni, che, secondo l’immenso Freud,”sono il modo in cui il nostro inconscio comunica con noi e ci mostra il nostro desiderio”. Naturalmente un approfondito esame su quelle che sono le sofferenze della delusione e le linee comportamentali nel fare nostro “il tema della fiducia e della speranza”.
La profonda conoscenza dei contenuti della filosofia di Sigmund Freud (1856-1939), che il prof. Mancini ha svolto, ha consentito ai tanti partecipanti presenti nell’incontro, che ha avuto luogo nella sala consiliare del Comune, per via dell’indisponibilità del cineteatro Cecchetti, di conoscere quello che è il rapporto con noi stessi, cercando di vincere la sofferenza della delusione. Un auspicio nei riguardi dei sogni di rappresentare “una saggezza di vita” e che il sogno “non ci porta fuori dalla realtà, al contrario ci accompagna”. Naturalmente sono passaggi che abbiamo annotato e che riportiamo con estrema attenzione, emersi nel corso del dire profondo del relatore, sui tanti aspetti dei sogni che “sono un desiderio profondo e rappresentano un modo di essere”.
Il prof. Mancini ha fatto naturalmente riferimento a altri studiosi del passato, come la filosofa e saggista spagnola Maria Zambrano (1904-1991), che fra i tanti studi avviati, ha saputo descrivere la “fusione tra intelligenza e anima dove in una oasi di pace la vita trova il suo specchio vitale”.
L’incontro, quindi, ha consentito, mi permetto di evidenziare, che i sogni sono occasioni per consolidare memorie, processare emozioni, simulare la realtà e risolvere i problemi. Buon sogno a tutti.