ANCORA A MOMBAROCCIO UN APPORTO CIVITANOVESE

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Domenica 29 luglio, alle ore 18.30 sarà inaugurata nella chiesa San Marco di Mombaroccio, la mostra d’arte contemporanea dell’artista Judith Mary Offord, nell’ambito del progetto artistico “Arte non stop” curato da Lucia Spagnuolo, Daniele Taddei , Lorenzo Fattori e Maria Giuseppina Coppola. Judith Mary Offord è la terza staffettista di questa manifestazione culturale che ha già visto la presenza di Luisa Bergamini  e Marisa Cesanelli. Per questa artista di origini inglesi ma trapiantata nelle Marche da decenni, come rileva  Daniele Taddei,  “ il segno, la traccia, il disegno, la pittura, sono stati fedeli compagni della sua straordinaria passione per l’arte, passione che in fase successiva ha avuto il suo volgere nell’espressione visiva dell’ACQUERELLO”, con i suoi tratti pittorici Judith Mary Offord, esprime una nostalgia che aspira all’infinito, a qualcosa di irraggiungibile, a un destino determinato dalla forza della natura ma che ci consente al contempo, come scrive Lucia Spagnuolo di assaporare “la leggerezza del colore eseguito con la tecnica della trasparenza attraverso colpi rapidi di pennello morbido, senza ripensamenti da cui si desume che oltre all’esperienza anche una certa chiarezza su ciò che si vuole perseguire”. A Mombaroccio sarannno esposte dieci opere di Judith Mary Offord , accuratamente selezionate allo scopo di concederci “l’opportunità di entrare in quelle “Views”, dove al loro interno albergano sentimenti, stati d’animo,  emozioni, dubbi”  scrive Daniele Taddei, che aggiunge “Non sono lavori di facile lettura, per chi ama indagare e “scavare” in profondità, qui il colore ovvero l’UOMO non diventa il solo protagonista del foglio;  la sua violenza, la sua sicurezza, la sua intolleranza, la sua mancanza di rispetto,  la sua indifferenza, vengono oscurati, il pigmento e la materia perdono di consistenza, e l’UOMO ad un tratto si ritrova  inerme, solo e  indifeso, davanti alla grandezza della natura”.Tra le opere esposte, una in particolare, è legata all’interpretazione di un brano tratto dal libro di Mauro Ferri “ La campana di Mezzocammino “, JudithMary Offord lo ha interpretato e sviluppato nella sua opera in base a ciò che lei stessa ha visto e la scrittura vi ha  immesso fino in fondo la ricchezza della vita nel suo fluire ininterrotto. Parole ed arte si sono compenetrate fino a congiungere sensi e sensibilità: l’esperienza estetica e le parole del testo hanno trasformato l’invisibile nel visibile. La mostra rimarrà aperta fino al 26 agosto sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30 nella chiesa San Marco di Mombaroccio. Maria Giuseppina Coppola

 

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