APPROVATO IL PROGETTO ESECUTIVO DEI FOSSI TRABOCCO ED ADUA

L’Amministrazione comunale ha approvato il progetto esecutivo per la manutenzione straordinaria del reticolo idrico superficiale dei fossi “Trabocco” ed “Adua”. A seguito dei sopralluoghi effettuati dal personale dell’Ufficio tecnico comunale, la Giunta ha disposto un intervento di ripristino dell’alveo dei fossi, con cui si andrà a sistemare le zone ammalorate. Dove i rivestimenti sono mancanti, deteriorati e danneggiati si provvederà alla loro sostituzione.
Nella relazione presentata dai tecnici comunali è stato evidenziato un avanzato stato di degrado sia del fondo dei canali che delle pareti laterali, con locali distaccamenti dei rivestimenti. Inoltre, il proliferare di arbusti e della vegetazione spontanea favorisce la presenza di tane di animali, tra cui nutrie, con accumuli di materiale che possono avere ripercussioni negative sul regolare scorrimento delle acque reflue.
L’importo complessivo dell’opera ammonta a Euro 70.000,00. Il geom. Marco Schiavoni è RUP e progettista dell’intervento.
“Nel corso degli anni, i canali esistenti non hanno subito incisivi interventi oltre alla manutenzione ordinaria, come la pulizia dell’alveo da canne e materiale terroso e fangoso – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Ermanno Carassai. Ora andremo ad effettuare sia il ripristino dell’alveo, che la sigillatura di tutte quelle situazioni in corrispondenza delle varie tubazioni di allaccio che potrebbero causare frane o cedimenti del terreno limitrofo, con un’accurata pulizia dell’alveo dei fossi stessi. Inoltre, l’Amministrazione comunale si è data la priorità di procedere all’ampliamento dell’alveo del Trabocco, allo scopo di adeguare lo scolmatore alle recenti anomalie climatiche che causano abbondanti piogge e improvvise precipitazioni ed ha inserito nel prossimo piano triennale di Opere pubbliche la previsione di procedere ad un allargamento dell’alveo per un importo presunto di circa 4 milioni di euro. Gli uffici predisporranno un elaborato progettuale da inviare alla Regione Marche per poter accedere ai finanziamenti statali riservati alla prevenzione delle calamità atmosferiche”.

 

 

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