È passata in giudicato la sentenza di assoluzione per i 38 ex consiglieri regionali e addetti dei gruppi consiliari delle legislature tra il 2008 e il 2012 emessa il 13 luglio scorso dal collegio penale del tribunale di Ancona, presieduto dalla giudice Edi Ragaglia.
Erano imputati per le cosiddette “spese facili” in Consiglio regionale e il Tribunale aveva scagionato con le formule “perché il fatto non sussiste” e, in un caso, “perché il fatto non costituisce reato”. La sentenza è diventata irrevocabile in questi giorni dopo che la procura non ha impugnato l’atto facendo dunque decadere i tempi di un ricorso in Appello. Una lunga e travagliata odissea giudiziaria iniziata nel 2015 e conclusa oggi dove la sentenza del 13 luglio diventa definitiva.
Assoluzione piena anche per Angelo Sciapichetti, Sara Giannini ed Erminio Marinelli. Quest’ultimo in un’intervista rilasciata a Lorena Cellini de Il Resto del Carlino, ha espresso un grande sollievo per l’assoluzione e ha sottolineato la mancanza di rispetto da parte di alcuni colleghi della sua stessa parte politica durante il processo (fu definito da Vince Civitanova di Troiani, Giulietti e Ciarapica “uno zombie” e che aveva la data di scadenza stampata a seguito dell’indagine regionale dei gruppi n.d.r.). Marinelli ha poi fatto sapere che non intende tornare alla politica e che guarda avanti con serenità.