Le tariffe dell’acqua subiranno un incremento del 15% complessivo tra il 2024 e il 2025, con aumenti del 7,8% nel 2024 e del 7,4% nel 2025. La decisione è stata presa dai sindaci riuniti nell’A.A.T.O. (Assemblea d’Ambito Territoriale Ottimale), che rappresenta i comuni della provincia. Durante l’assemblea, le opinioni sono state contrastanti: alcuni, come il sindaco di Osimo, hanno sostenuto l’aumento per ottenere utili da destinare a iniziative comunali, come le associazioni sportive. Altri, come il sindaco di Civitanova, hanno proposto alternative che però non avevano possibilità di essere approvate.
La motivazione tecnica dell’aumento è stata attribuita al quadro normativo stabilito da Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, che ha indicato gli aumenti sulla base dei costi trasmessi dai gestori locali. Nella provincia sono attualmente presenti ben sei enti gestori.
Il presidente dell’A.A.T.O., Alessandro Gentilucci, sindaco di Pievetorina, si era opposto all’aumento, dichiarando che con lui alla guida non ci sarebbero stati rincari. Dopo la decisione dell’assemblea, Gentilucci ha annunciato che convocherà una nuova riunione entro dieci giorni per discutere della creazione di un gestore unico e che, per allora, si dovrà trovare un nuovo presidente, lasciando intendere le sue dimissioni.
Per Civitanova, l’aumento è particolarmente difficile da accettare, considerando anche il precedente incremento del 30% negli anni scorsi, che porta al 45% il totale degli aumenti avvenuti sotto l’amministrazione Ciarapica, nonostante le promesse di ridurre tasse e imposte.