Nel mese di aprile Civitanova ha conseguito la bandiera gialla ritirata, poi, a luglio in Ancona dal neo assessore al turismo Manola Gironacci che dichiarava: “Un ulteriore passo nella direzione che la città ha già intrapreso, per l’accoglienza dei cicloturisti e la promozione di politiche cittadine di mobilità sostenibile”.
Gli amministratori amano definire Civitanova come una città “AMICA DELLA BICICLETTA” tanto che nel 2021 per pubblicizzare “Vitamina Mare” gli amministratori hanno scelto il funambolo della bicicletta Vittorio Brumotti. In molti lamentano, però, che non viene dotata di rastrelliere sufficienti dove poter parcheggiare in sicurezza la bici costringendo perciò a legarla al primo palo libero.
Problema di non poco conto considerando che l’assessore Cognigni è sempre vigile nell’inviare la polizia municipale ad elevare le multe per le bici non parcheggiate nelle lastrelliere.
La Fiab costa Macerata-Fermo boccia però Civitanova in un post Facebook
“Oggi passeggiata per il corso di Civitanova: contate 67 auto, che occupavano l’intero corso su due file di parcheggi (qualcuno anche in doppia fila) pari in superficie ad oltre un campo di calcio.
Invece 86 biciclette erano attaccate in ogni dove non essendoci rastrelliere degne di questo nome nel centro. Ma alla fine se l’avessimo messe insieme avrebbero occupato meno dell’area di rigore di un campo di calcio.
Ora capite perchè è inevitabile che si inizi a ragionare per la mobilità delle biciclette e non più a nuove strade per le auto.”
Bandiera gialla consegnata a una città che non ha rastrelliere sufficienti, non ha piste ciclabili urbane che colleghino i quartieri e il centro fatta eccezione per alcuni percorsi lungo il litorale.
perchè non chiedete al sindaco come si fa a entrare nella pista ciclabile da Ancona verso Civitanova dato che in tutti i sottopassi è vietato l’accesso alle bici?