Dopo che il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ritirato le deleghe all’assessore Manola Gironacci per la seconda volta, con decreto n. 5 del 19.01.2024 e dopo il dibattito consiliare del 29.04.2024, la giunta comunale ha deciso di appellarsi al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che annullava il primo decreto di revoca delle deleghe. Per il capogruppo del PD Francesco Micucci, il nuovo decreto del sindaco rende l’appello al Consiglio di Stato un’azione giuridicamente discutibile. Le motivazioni legali dietro al nuovo incarico legale non sono ancora chiare, poiché non ci sono atti ufficiali pubblicati all’Albo Pretorio comunale.
“Considerato che l’appello al Consiglio di Stato – scrive Micucci – mira a riformare un verdetto che è già stato superato dal decreto bis firmato dal sindaco, e che dunque appare un assurdo giuridico, resta da chiarire quali siano stati le motivazioni legali che hanno supportato l’affidamento di un nuovo incarico legale del quale non esistono ad oggi, 04.05.2024, atti ufficiali pubblicati all’Albo Pretorio comunale, nonostante siano già passati diversi giorni dall’annuncio del ricorso al Consiglio di Stato. E’ ormai una consolidata abitudine di sindaco e assessori, portata avanti senza che battano ciglio i dirigenti preposti alla tutela della trasparenza amministrativa e in particolare il segretario generale del Comune, discutere sulla stampa decisioni che muovono interessi e soldi dei cittadini prima ancora che vengano emessi documenti ufficiali che legittimino scelte e spese.” Micucci ha dunque presentato una interrogazione al sindaco per sapere:
– in che data si è svolta la seduta di giunta che ha deliberato il ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del Tar sul caso Gironacci
– sulla base di quale relazione, e per quali ragioni legali, è stato deliberato il ricorso
al Consiglio di Stato
– a quale studio legale è stato affidato l’incarico
– a quanto ammonta la parcella per la consulenza
– a quanto ammontano i costi complessivamente sostenuti per gli incarichi legali assegnati nella causa Comune/Gironacci.
Inoltre – prosegue Micucci – non si capisce se la giunta ha valutato che il ricorso al consiglio di Stato diventa del tutto inutile perché con il nuovo decreto che rimuove la Gironacci viene meno la materia del contendere rispetto al decreto oggetto della sentenza del Tar.
La spesa intrapresa dalla Giunta sembra quindi del tutto inutile, tanto che potrebbe essere segnalata alla corte dei conti in quanto si spendono dei soldi per un legale per una causa persa in partenza in quanto è venuto meno la materia del contendere.”