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L’uomo, 54 anni, è morto sul colpo.

Secondo una prima ricostruzione, era in acqua col figlio di cinque anni quando entrambi si sono trovati in difficoltà.

A scoprire quanto accaduto, i famigliari che hanno subito allertato i soccorsi.

La donna era mamma di una bimba di appena 22 mesi.

L’uomo e’ riuscito ad uscire dall’abitacolo ma il suo corpo era avvolto dalle fiamme.

Imponente lo spiegamento di agenti, con auto e camionette, per garantire l’ordine pubblico.

Si tratta del secondo infortunio mortale avvenuto in poco tempo in questa azienda, specializzata nella lavorazione dell’alluminio.

Dopo il lancio, ci sono stati problemi al paracadute che non si sarebbe aperto: Pezzuto è precipitato al suolo nell’area del nuovo depuratore di San Marco alle Paludi.

L’impatto è stato violentissimo. Inutili i soccorsi

In attesa che il Consiglio di Stato si pronunci nel merito “continuiamo a lavorare come abbiamo sempre fatto – dice l’assessore al Personale Fabrizio Cesetti -.

Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la liberazione dell’uomo in attesa del processo.

Angelo Tini avrebbe compiuto 66 anni il prossimo luglio. È stato immediatamente soccorso e portato all’ospedale di Torrette. Ogni tentativo è stato però vano.

I militari, intervenuti insieme al personale dell’Arpam e dell’Asur, hanno accertato la presenza di uno scarico di acque verdi lattiginose riconducibile a un’azienda che lavora prodotti vegetali.

I comuni più vicini all’epicentro sono quelli di Arquata del Tronto e Montegallo, in provincia di Ascoli Piceno.

Forze dell’ordine e vigili del fuoco impegnati nella ricerca tutta la notte.