TORNA LIBERO L’UOMO CHE A FERMO UCCISE IL MIGRANTE NIGERIANO
Il Gip del tribunale di Fermo Maria Grazia Leopardi ha revocato gli arresti domiciliari e rimesso in libertà Mancini, 40enne, arrestato nel luglio 2016 con l’accusa di omicidio.
Il Gip del tribunale di Fermo Maria Grazia Leopardi ha revocato gli arresti domiciliari e rimesso in libertà Mancini, 40enne, arrestato nel luglio 2016 con l’accusa di omicidio.
L’uomo, sposato e padre di una bambina, stava tornando a casa dal lavoro.
Sotto accusa anche un 52enne agente di commercio
La ragazza, all’epoca minorenne aveva raccontato alla madre cosa succedeva a scuola, dando il via ad un’inchiesta per il reato di violenza sessuale.
L’uomo, denunciato per peculato, nel frattempo è stato licenziato. Il sequestro di beni per equivalente è stato eseguito in questi giorni.
Inutile infatti ogni tentativo di rianimarlo.
La donatrice era una ragazza di 21 anni, Caterina, deceduta in un incidente stradale.
Olio al tartufo, ma senza tartufo, aromatizzato con prodotti di sintesi chimica e presentato in modo da ingenerare nel consumatore la convinzione di acquistare un prodotto di eccellenza. I prodotti erano commercializzati presso esercizi...
La famiglia dello studente fermano trovato morto a Valencia ha sempre respinto l’ipotesi.
A promuovere la Settimana sono i ragazzi dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce che curano il progetto “MasterProf”
I due erano diventati punto di riferimento per pusher locali
“Epos”, dell’artista civitanovese Roberto Marabini andrà in scena questa sera, venerdì 28 aprile, alle ore 21,15, nel teatro Cortesi di Jesi.
Il ventenne albanese è ritenuto responsabile dell’omicidio di Ismaele Lulli, 17 anni, a cui venne tagliata la gola per gelosia.
L’incidente è avvenuto verso le 3.40 e sono intervenuti i soccorsi del 118 e la Polizia Stradale.
Sul posto sono arrivati immediatamente i soccorsi e dall’ospedale regionale di Torrette si è alzata in volo l’eliambulanza.
Massiccio l’omaggio del mondo sportivo
L’uomo, 50 anni, si è impiccato nel suo ufficio.
La vittima è il conducente di un’Alfa Mito, mentre sull’altra vettura coinvolta, una Panda, viaggiavano due persone trasportate in codice ‘rosso’ nell’ospedale di Torrette.
Ora dovrà rispondere dei reati di violenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale e per la sua condizione di clandestino.