Concluso un piccolo intervallo, si sono spente di nuovo le luci in sala al cine-teatro Cecchetti, dove il Civitanova Film Festival ha dato il ciak alla seconda parte della sua nona edizione. Dopo un primo week end di proiezioni, infatti, è partita ieri (martedì 30
maggio) la serie di appuntamenti infrasettimanali del festival, che accompagneranno il pubblico fino alla rassegna dei corti, la parte centrale del CFF.
La giornata ha preso il via nel pomeriggio da Vitanova, con il critico cinematografico Roy Menarini che ha portato il libro Hitchcock, la donna che visse due volte e in serata si è
raggiunto il Cecchetti. Qui, in apertura, si è parlato dei trent’anni di Film Tv con il suo direttore, Giulio Sangiorgio.
Sangiorgio ha ripercorso la storia di questa fondamentale realtà, “nata imitando una rivista tedesca e che si è evoluta nel tempo. Il mercato editoriale ora è cambiato, pochissimi vanno in edicola, quindi bisogna inventarsi un pubblico nuovo. Da un po’ di anni, così, la nostra rivista fa da guida con critiche a film televisivi, per chi guarda ancora la televisione
tradizionale, ma anche a film su piattaforma, cercando di dare un’impronta ancora più
critica rispetto al passato. Insomma, Film Tv guarda le pellicole con ottica diversa, per far pensare il cinema”.
Pensiero condiviso in sala da Menarini, che ha evidenziato come il problema della critica contemporanea sia quello di fare un discorso sui film “fine a sé stesso, quando invece sarebbe auspicabile fare una descrizione che serva anche a parlare della storia del
cinema”.
Successivamente, dopo la proiezione del documentario Umberto Eco – La biblioteca del mondo, è intervenuto il suo regista, Davide Ferrario, che si è collegato da remoto. “Non avevo intenzione di fare un film su Umberto Eco, ma la chiave di lettura partendo dalla sua biblioteca privata era affascinante – ha spiegato Ferrario -. Facendo questo documentario
viene risaltata l’idea di un intellettuale che è in anticipo sui tempi: la carriera di scrittore ha
un pò eclissato quella di pensatore, ma Umberto Eco ha detto cose straordinarie sulla contemporaneità”.
Prossimo appuntamento del CFF, martedì 6 giugno, con una giornata tutta al Cecchetti: alle 18 c’è il film Io speriamo che me la cavo di Lina Wertmuller e alle 21.15 (con ingresso
4 euro) verrà proiettato Se fate i bravi – Genova 2001 – Il sogno e la violenza. Seguirà l’incontro con i registi Stefano Collizzolli e Daniele Gaglianone.
Il CFF è organizzato dall’Aps Favolacce con la collaborazione del Comune di Civitanova Marche e dell’Azienda dei Teatri di Civitanova.
Tutto il programma completo è su www.civitanovafilmfestival.it