CIVITANOVA: I GIOVANI DEMOCRATICI SCENDONO IN CAMPO PER DIRE SI’

g1Di Roberta Rutili

Incontro promosso dai Giovani Democratici a Civitanova Marche per parlare dell’appuntamento referendario in programma per domenica 12 e lunedì 13 giugno. Dopo i rituali saluti, la prima a prendere la parola è stata Alessandra Boscolo, segretario Gd di Civitanova, la quale ha spiegato l’importanza dell’assemblea e ha descritto i quattro quesiti referenziali: il mantenimento dell’acqua pubblica perché bene comune alla portata di tutti, la costruzione di centrali nucleari e il legittimo impedimento. E’ poi intervenuto Andrea Tonnarelli, segretario dei Gd della provincia di Macerata, che ha spiegato che i giovani democratici sono stati i promotori della raccolta firme per il referendum già un anno fa, ancora prima che se ne interessasse il partito. “Il referendum – ha spiegato – sta preparando il terreno per un nuovo futuro, evitando lo sviluppo energetico basato sul nucleare”. E infine ha invitato tutti i presenti ad andare a votare entro le ore 12 di domenica, ovvero entro la scadenza del primo comunicato al ministero, sia per dare un segnale alle autorità sia per non scoraggiare chi ancora sarà incerto sul da fare.
E’ stata poi la volta di Antonio Pescetti, coordinatore forum ambiente PD Civitanova Marche, che ha spiegato nel dettaglio non solo i pro alla privatizzazione dell’acqua e alla costruzione delle centrali, ma soprattutto i contro a questi interventi, come ad esempio la radioattività o i grandi costi di mantenimento delle centrali. In seguito si è aperto il dibattito al quale sono intervenute 5-6 persone, che hanno asserito la loro opinione e hanno posto domande ai promotori dell’assemblea. Ha concluso il dibattito Giulio Silenzi, segretario Pd di Civitanova Marche, il quale ha ringraziato prima di tutto i giovani che sono intervenuti e il gruppo Gd di Civitanova che si stanno impegnando in città dopo molti anni di assenza e che autonomamente hanno organizzato l’iniziativa. “Questo referendum – ha affermato – ci dice che se parliamo di valori e non di Berlusconi, i giovani non sono vuoti, non respingono la politica; ma anzi sono sensibili”. Silenzi ha puntato, nel suo intervento, al concetto di precauzione “poiché è vero che il nucleare costa poco; ma a distanza di anni non si possono prevedere eventuali conseguenze. Nella mente degli italiani ancora non esiste la cultura del risparmio energetico” e cita il non intervento dell’amministrazione comunale riguardo la perdita dell’acqua nel sottosuolo della città, la non bonifica del basso bacino del Chienti, il perdurare delle polveri sottili e in fine il massiccio sviluppo edilizio presente e futuro. “Parlando di questi temi – conclude Silenzi – si intercetta la vera sensibilità dei giovani: idee nuove, nuovo linguaggio politico e iniziative dei giovani per i giovani”.

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