Ha avuto un contorno partecipativo di alto livello il 21° Convegno Annuale degli Exallievi di Don Bosco della parrocchia dei Salesiani di San Marone di Civitanova Marche, dal momento che ha visto la presenza del presidente nazionale dell’Associazione “Federazione Italiana Exallievi/e di don Bosco”, Giovanni Costanza, giunto appositamente da Catania, sua città di residenza, e dell’Ispettoria dell’Italia Centrale (ICC), che comprende sette regioni: Abruzzo, Marche, Lazio, Sardegna, Umbria, Toscana e Liguria, con sede a Roma, è intervenuto il delegato ispettoriale per la famiglia salesiana dei cooperatori ed exasllievi, don Stefano Pastorino. Pure presenti, il presidente ispettoriale dell’ICC, il perugino Claudio Cristallini e il presidente dell’Unione Exallievi di Trevi, Franco Spellani. Hanno fatto gli onori di casa il direttore e parroco dei Salesiani di San Marone, don Giovanni Molinari, i sacerdoti della parrocchia e il presidente degli Exallievi del luogo, Gianfranco Palmieri, Don Giovanni ha avuto anche modo di far visitare al presidente nazionale, Costanza, la nuova chiesa Maria Ausiliatrice che sarà fra breve inaugurata.
Naturalmente il programma del convegno ha tenuto fede a tutti quelli che sono gli aspetti del Regolamento quali la regolarizzazione delle quote sociali, l’approvazione del bilancio consuntivo 2016, illustrato dal tesoriere, Mariano Corvaro , dando spazio all’inizio della riunione a un momento di preghiera a don Bosco e al tradizionale canto iniziale e, successivamente, ai saluti degli intervenuti.
Il benvenuto iniziale è stato portato da don Giuseppe Bogatto, assistente dell’unione Exallievi del luogo, che si è detto fiducioso sul fatto che “il Convegno – ha precisato – possa costituire una pista di lancio per le attività che gli Exallievi intendono portare avanti”. Il presidente ispettoriale, Cristallini, ha tenuto a evidenziare “lo spirito di famiglia – ha ammesso – che ho avvertito nell’entrare nel clima della vostra sede, una sorta di chiesa domestica nella quale è bello camminare insieme”. Da parte del presidente dell’Unione del luogo, Palmieri, un’ampia e attenta relazione sulle attività portate avanti nel corso dell’anno, soffermandosi con commozione sul ricordo dello scomparso don Ercolino Donato, anche con le parole di don Franco Luchetta, sacerdote da tempo nella parrocchia.
Avvalendosi di efficacissime slide, il presidente nazionale, Giovanni Costanza, si è ampiamente soffermato sull’identità dell’Exallievo e a quello che sarà l’impegno di solidarietà che l’Unione cercherà di portare avanti nel corso dell’anno, con la collaborazione di tutti gli associati d’Italia, senza richiedere soldi, ma non trascurando, comunque, di elargire il cinque per mille della dichiarazione dei redditi in favore dell’Associazione. Il tutto, sarà illustrato nel prossimo numero di Voci Fraterne. Nel suo intervento, il presidente ha ritenuto di dare delle risposte a un problema interno di non trascurabile importanza e che riguarda la definizione di “Exallievo”, che, com’è risaputo, non a tutti piace. Da premettere che, in base al primo comma dell’art. 1 del Regolamento, “Exallievi/e di Don Bosco – è testualmente detto – sono coloro che, per aver frequentato un Oratorio, una Scuola o una qualsiasi altra Opera salesiana, hanno ricevuto una preparazione per la vita secondo i principi del Sistema Preventivo di Don Bosco”. Avvalendosi dell’etimologia greca, Costanza, ha precisato, bonariamente, che ex vuol dire “ciò che nasce da…”: Da ciò si può dedurre che la definizione di Exallievo: “che non è passato, è presente, è quanto mai pertinente – ha puntualizzato – ed identifica buoni cristiani e onesti cittadini”. Oltre agli aspetti di solidarietà, ai quali abbiamo accennato, Costanza, si è soffermato sull’impegno sociale che l’Unione deve impegnarsi a perseguire nei suoi prossimi obiettivi operativi.
A sua volta, don Stefano Pastorino, è stato un diligente interprete del tema del Convegno, ovvero “… La famiglia è la patria del cuore…” che altro non è una frase di Mazzini e quei puntini di sospensione, che mettono in evidenza la definizione, lasciano comprendere qual è il valore centrale della famiglia. Non ci azzardiamo di interpretare l’analisi che don Stefano ha ampiamente fatto su un argomento così impegnativo e difficile, che suscita, com’è risaputo, pareri contrari, sta di fatto “che seppure nella famiglia ci sono aspetti da cambiare – ha detto con palese convinzione il sacerdote – rimane fermo il principio e la bellezza della famiglia, luogo d’amore e di accoglienza dei figli”. Don Pastorino ha poi dato lettura di una preghiera di Santa Teresa di Calcutta, un vero inno alla gioia e alla compassione.
Da quanto abbiamo fatto cenno, è ovvio comprendere quale sia stato il contenuto del Convegno, sicuramente una piacevole occasione di approfondimento e di cultura non solo religiosa, nel corso del quale è stato anche festosamente accolto un nuovo socio. Un appuntamento, dunque, di rilievo, che si è praticamente concluso con la celebrazione di una Messa presieduta dallo stesso don Pastorino. Altro momento di fede e commozione nel ricordo degli Exallievi defunti. (Vittorio De Seriis)
Nella foto (da sinistra) Palmieri, don Pastorino e il presidente nazionale Costanza