CON I MARTEDÍ DELL’ARTE NELLA PINACOTECA DI ASCOLI

Il prof. Stefano Papetti, docente di Museologia e Restauro presso l’Università degli Studi di Camerino, uno dei più affermati studiosi dell’arte marchigiana rinascimentale e barocca, da anni presente nei Martedì dell’Arte, ha tenuto ieri, nella sala consiliare del comune, un’attesissima relazione su “Pinacoteca di Ascoli. Il fasto barocco”, ritenuta uno dei più interessanti musei d’Italia.
In primo luogo, il prof. Papetti ha illustrato le origini della pinacoteca, istituita ufficialmente il 4 agosto 1861 da due artisti ascolani: Giorgio Paci (1820-1914) e Giulio Gabrielli (1832-1910), e che venne inserita nella imponente struttura del Palazzo dell’Arengo, sede municipale, per poi soffermarsi sugli spazi della struttura con preziosi tendaggi, lampadari di Murano e una moltitudine di dipinti, tra i quali spiccano capolavori di artisti rinascimentali come Carlo Crivelli, Cola dell’Amatrice e Tiziano, oltre a splendide tele barocche di Guido Reni, Luca Giordano, Orazio de Ferrari e Sebastiano Conca.
Emozionante il dipinto di Tiziano (1490?- 1576), proiettato sullo schermo allestito nella sala consiliare, nel quale San Francesco tende il braccio e la mano, con tenerezza, verso il redentore, e quello di Guido Reni (1575-1642), l’Annunciazione, nel quale la Madonna, ascolta, con delicato splendore, il parlare dell’Angelo che le dice: Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te” (Vangelo secondo Luca 1,26-38).
La relazione del prof. Papetti non può essere sintetizzata ancora di più, stando al suo profondo contenuto pittorico, ma per i presenti, sicuramente oltre duecento, un piacevole ascolto che ha suscitato fede ed emozioni.

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