L’incontro di ieri del programma de “I Martedì dell’Arte”, prevedeva la partecipazione del noto critico d’arte, prof. Stefano Papetti, che poneva come argomento “La Pinacoteca di Montefortino. Il piccolo Louvre dei Sibillini”, ed è stato un susseguirsi di notizie e immagini che sicuramente la maggior parte dei tanti partecipanti non conosceva.
Va bene il riferimento di Montefortino della provincia di Fermo, suggestivo paese inserito nella fascia dei Monti Sibillini, ma c’era curiosità per la citazione del “piccolo Louvre” che appariva nel titolo dell’incontro, notoriamente fra i più celebri musei del mondo. A spiegarlo subito il prof. Papetti che nell’introduzione della lectio ha spiegato che si trattava di “una affermazione forte”, di quella che è ora è chiamata “Pinacoteca Fortunato Duranti”,uellquellqueque un museo di arte sacra dotato di circa duecento dipinti, che si trovano nei vari piani del palazzo Leopardi, costruzione che risale alla prima metà del cinquecento.
Sullo schermo (nella foto) per primo l’autoritratto di Fortunato Duranti, nato e morto a Montefortino ( 1787-1863), pittore e collezionista, che nel 1842 ha donato al comune un alto numero di dipinti.
Formatosi a Roma presso lo studio dell’abate Domenico Conti, Duranti entrò in contatto con i giovani artisti confluiti nell’Urbe nei primi anni dell’Ottocento, come Felice Giani e Tommaso Minardi. Avendo tuttavia incontrato difficoltà nell’inserirsi nel contesto artistico romano, si dedicò al commercio antiquario, organizzando una vendita di opere d’arte anche in occasione del Congresso di Vienna.
Inaugurata nel 1997, la Pinacoteca venne istituita nel 1842, quando il Duranti donò al Comune la sua raccolta e divenne la prima pinacoteca pubblica delle Marche.
Una carrellata di immagini sullo schermi che il prof. Papetti ha messo in risalto il contenuto e i particolari come le tavole del pittore austriaco Pietro Alemanno, una Madonna col Bambino in trono tra gli arcangeli Michele e Raffaele di Pier Francesco Fiorentino, una Madonna adorante il Bambino di Francesco Botticini, un Cristo della Passione del Perugino, la Madonna in trono con Bambino, detta “Madonna del Girone” ed alcuni dipinti di Simone De Magistris (Madonna del Rosario, Adorazione dei Magi) e di altri autori.
Attualmente il Palazzo Leopardi è chiuo prer le conseguenze telluriche e quando sarà riaperto sarebbe veramente bello ammirare in silenzio le opere del piccolo Louvre. (v.d.s.)