CON IL VANGELO SECONDO JOBS, POPSOPHIA SALUTA CIVITANOVA

steve-jobsCon più di trentamila visitatori alla mostra “Il vangelo secondo Jobs”, curata da Sara Francia e organizzata con la collaborazione della Med Store, Popsophia saluta Civitanova. Termina così il 2012 dell’Associazione e del Festival guidati da Evio Hermas Ercoli. Un anno ricco di eccezionali risultati che confermano la pop filosofia come innovativo ed efficace strumento di indagine dei fenomeni della contemporaneità.
La chiusura dell’esposizione, che da settembre ad oggi ha ospitato anche tremila studenti da tutte le Marche, sancisce anche la fine dell’esperienza di Civitanova Marche, la cui nuova Amministrazione, malgrado le tante esternazioni sulla stampa, non ha mai voluto né cercato rapporti diretti con l’Associazione che programma l’omonimo festival.
Popsophia, fin dalla sua nascita, si è imposta come avanguardia culturale che – senza pregiudizi e censure -, si confronta con tutti gli interrogativi del nostro tempo. Dall’intreccio tra diritto e serie tv della rassegna PopCrime, alla filosofia applicata ai fenomeni della cultura di massa, come la pornografia o la soap-opera. Dalle battute spumeggianti e leggere dei volti noti del mondo pop, al ritratto a tinte fosche dell’economia e della crisi. Dalla scienza che si spiega a tutti divenendo strumento di conoscenza di massa, al cortometraggio cinematografico come aforisma visivo che esprime la complessità del pensiero.
Popsophia incarna una voce autorevole dell’indagine filosofica italiana, come dimostrano i numerosi articoli sulle testate nazionali e le tante trasmissioni televisive e radiofoniche che l’hanno ospitata. Non ultimo, a novembre, lo speciale dedicato da Radio 24 alla cultura pop al quale ha partecipato la responsabile delle rassegne filosofiche del Festival, Lucrezia Ercoli.
Un enorme bagaglio culturale con il quale Popsophia intraprende il viaggio per il 2013.
Si delineano importanti appuntamenti in diverse città marchigiane, ma anche eventi fuori Regione, come quelli previsti per febbraio a Milano e a Roma.
Tornano gli appuntamenti con PopCrime de “Le Idee di Marzo”, la rassegna a cura dell’Unione delle Camere Penali Italiane, che si avvarrà, quest’anno, di nuove collaborazioni provenienti dal mondo della formazione.
Un grande evento popfilosofico concretizzerà la collaborazione tra Popsophia e la Biennale dell’Umorismo di Tolentino.
All’inizio del 2013, verrà infine comunicata la nuova sede della prossima edizione del ‘Festival del Contemporaneo’ sul cui programma, che vedrà coinvolte personalità di fama internazionale, l’associazione sta già lavorando.
Sempre a gennaio Popsophia presenterà un nuovo progetto di alto spessore culturale. Nasce infatti Popsophia Edizioni, progetto editoriale dell’unica associazione culturale che promuove i temi della pop filosofia in Italia.
In linea con l’innovazione che da sempre la caratterizza, i testi pubblicati dalla casa editrice saranno disponibili in formato e-book e distribuiti online sul sito di Popsophia e sulle maggiori piattaforme di commercio elettronico (Amazon, I-book), ad un costo di 2.99 e 3.99 euro: il progetto, infatti, si pone esclusivamente obiettivi divulgativi e non di lucro.
I temi e le collane della casa editrice
Già noti i nomi dei primi autori che hanno sposato con entusiasmo la nascita della casa editrice si Popsophia. Tre le collane elaborate. Una che si porrà come scopo quello di indagare cos’è la pop filosofia. Essenziali i primi contributi dei filosofi Umberto Curi e Simone Regazzoni nei due testi “Prolegomeni per una popsophia” e “Manifesto della Pop Filosofia”, scaricabili gratuitamente sul sito ufficiale dell’associazione sino ai primi di gennaio.
Una seconda collana renderà leggibili e sfogliabili alcune delle conferenze svoltesi durante i giorni del festival, arricchendole con contributi esclusivi e multimediali.
La terza collana infine sarà quella dedicata agli esercizi popsophici, contaminazioni pratiche tra il mondo pop e la filosofia. Fra gli autori che hanno già aderito al progetto ci sono Elio Matassi, Giulio Giorello, Francesca Rigotti e Adriano Fabris.

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