CONDANNATA A UN ANNO DI RECLUSIONE PER AVER CHIESTO SOLDI PER CONSEGNARE I REFERTI IN RADIOLOGIA

Condannata a un anno di reclusione L. C., 60enne di Civitanova, accusata di aver chiesto piccole somme di denaro, tra i 5 e i 10 euro, per consegnare referti medici ai pazienti visitati in radiologia o ai loro parenti. La donna, assistente amministrativa presso la segreteria della radiologia di Civitanova, si è sempre dichiarata innocente, ma il tribunale di Macerata, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Rocco Dragonetti, l’ha ritenuta colpevole.

Gli episodi contestati risalgono al periodo tra la fine del 2018 e il 2019. Secondo l’accusa, Cognigni ingannava i pazienti facendo credere di essere autorizzata alla consegna dei referti, chiedendo però somme di denaro come presunto costo per il rilascio della documentazione. In alcuni casi, sosteneva che pagando lei si poteva evitare la coda alla cassa; in altri, garantiva che avrebbe poi versato i soldi all’ufficio competente.

Le indagini, partite a seguito delle segnalazioni di alcuni pazienti insospettiti, hanno portato a un controllo dei carabinieri il 9 settembre 2019. Durante l’accertamento allo sportello della radiologia, sono state trovate 31 buste con referti radiologici e due moduli per il ritiro dei documenti strappati e gettati nel cestino. La donna è stata accusata di truffa, soppressione o distruzione di atti e falso.

Undici gli episodi documentati, in cui Cognigni avrebbe chiesto somme di denaro ai pazienti per ritirare i cd contenenti i referti medici, traendo un ingiusto profitto economico ai danni dell’Asur, che si era costituita parte civile nel processo con l’avvocato Angelo Borrelli.

L’imputata, difesa dall’avvocato Roberto Meriggi, continua a negare ogni accusa e la difesa valuterà ora un eventuale ricorso in appello.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *