“Ci sono due paradossi nella polemica che il centro destra ha imbastito sul bilancio” scrive il sindaco di Civitanova Tommaso Corvatta che spiega: “Il primo è di ordine contabile. Hanno spacciato come utile un avanzo di amministrazione, ovvero soldi impegnati ma non spesi e quindi non disponibili per ulteriori investimenti. Una fandonia che è durata lo spazio di un giorno, giusto il tempo di essere smentita dalla ferrea logica dei numeri che non possono essere usati, come fa il centrodestra, per mentire ai civitanovesi. Che di frottole si trattava lo dimostra il fatto che stavolta l’opposizione torna sull’argomento sbraitando soltanto sulla tempistica dell’approvazione del bilancio e glissando sul disavanzo. La ragione di questa virata sta nell’inconsistenza delle loro tesi e sorprende che a sostenerle fossero ex sindaci ed ex assessori. Bastava leggessero con attenzione la relazione dei revisori dei conti del bilancio per scoprire che l’utile che si vantano di aver lasciato alla città è di appena 9.600 euro!
Il secondo paradosso di questa vicenda, a leggere il resoconto di un organo di stampa, è che il consigliere Corallini, assurto in questi giorni alle cronache cittadine per aver raccomandato e fatto nominare la figlia tra gli scrutatori dei seggi elettorali, incarico pagato con i soldi dei civitanovesi, ha chiesto le dimissioni dell’assessore al bilancio. Prima di spingersi a invocare le dimissioni di un assessore che sta lavorato seriamente a far quadrare i conti lasciati in eredità dal centro destra, Corallini avrebbe dovuto sentire il bisogno di tacere o di fare lui un passo indietro. E come lui tutti quegli esponenti del centro destra che invece di studiare il bilancio hanno passato il tempo a raccomandare figli e parenti nei seggi elettorali. Quanto al ritardo nell’approvazione del consuntivo 2011 è una questione reale, determinata da oggettive difficoltà dell’ufficio preposto difronte all’aumento delle incombenze che stiamo risolvendo e affrontando dentro una logica di
riorganizzazione del personale e dei carichi di lavoro.”