CRONACA DI UN CONSIGLIO COMUNALE INFUOCATO

Consiglio comunale infuocato.
Il Consiglio comunale inizia senza la presenza del sindaco e dell’assessore al bilancio e alla partecipate impegnati a portare i saluti alla cena organizzata dall’Atac per i dipendenti.
Dopo le comunicazioni del Presidente del Consiglio relative all’ingresso di Ruffini al posto della Centioni nelle fila di Fratelli di Italia e all’ingresso del consigliere Crocetti, candidato ed eletto nella lista civica del Sindaco, in Fratelli d’Italia, inizia il consiglio comunale.
Viene discussa la mozione a firma di tutti i consiglieri comunali sul gestore unico poi è il turno delle interrogazioni.
Essendo assente anche il consigliere Mancini firmatario della prima interrogazione all’ordine del giorno la sua trattazione viene posticipata così come le tre interrogazioni riguardanti l’antenna in via Caracciolo.
Si passa quindi alla discussione dell’interrogazione presentata dalla consigliera Paglialunga e relativa ai fondi PNRR.
La sua discussione e la risposta dell’assessore Carassai va oltre il tempo previsto da regolamento facendo ben passare l’ora dedicata alla discussione delle mozioni ed interrogazioni.
Il presidente decreta il termine dell’ora dedicata alla discussione delle mozioni ed interrogazioni e nonostante la presenza tardiva del Sindaco la maggioranza non vuole discutere le interrogazioni relative all’antenna.
Si apre un dibattito acceso tra maggioranza e minoranza con accuse alla maggioranza e al sindaco di non voler trattare questo argomento per l’evidente imbarazzo del Sindaco davanti alla città e che la gestione del consiglio nel frattempo sia stata strumentale per consentire di perdere tempo e di non far parlare il sindaco.
La consigliera Squadroni chiede di mettere a votazione la discussione delle interrogazioni rimaste e Pantella capogruppo di Fratelli d’Italia chiede 5 minuti di sospensione.
Ciarapica vuole sottrarsi al confronto con la città e con i consiglieri perché evidentemente sa che l’antenna verrà installata in via Caracciolo perché faceva tutto parte di un “inganno elettorale”.
I capigruppo si riuniscono e decidono di proseguire ma una volta entrati in aula e dopo aver parlato con il sindaco cambiano e la maggioranza con l’astensione dei Fratelli d’Italia vota di non proseguire la discussione delle interrogazioni e di passare alla trattazione degli altri punti all’ordine del giorno.
La minoranza eccetto la Squadroni lascia l’aula in segno di protesta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *