DISAGIO ECONOMICO E SOCIALE, LE RISPOSTE DELLA CARITAS DI CIVITANOVA

Sostegno alimentare, ascolto di chi ha perso il lavoro, di chi ha difficoltà a pagare le bollette, risposte alla fragilità, accoglienza per chi è fuggito dalla guerra, punto di riferimento contro la povertà, il disagio e la solitudine: tutto questo è la Caritas di Civitanova.
Non solo, a Civitanova è operativo anche il servizio dormitorio con 13 posti letto, che nel corso del 2021 ha ospitato 8 persone (2 italiani e 6 stranieri).
Il Centro di via Parini è coordinato da Marco Malaccari, da un gruppo direttivo e da una cinquantina di volontari.
La Caritas ha assistito 83 nuclei familiari scappati dalla guerra, 240 i profughi che usufruiscono dei pacchi alimentari.
Questi i dati della solidarietà.
Nel 2021 è stata fornita assistenza con pacchi alimentari a 1.800 le persone, circa 6.000 quelli distribuiti con una media mensile di 480 pacchi destinati a 450 case tra famiglie e singoli, per il 67% italiani e per il 33% stranieri.
Nei primi quattro mesi del 2022 (da gennaio ad aprile) i pacchi distribuiti sono stati già intorno ai 5.000 e 1.355 le persone assistite anche con i centri di ascolto.
Stesso andamento per il servizio mensa che evidenzia sempre più una maggiore difficoltà da parte delle famiglie ad arrivare a fine mese.
Nel 2021 sono stati erogati 10.500 pasti, a marzo del 2020, a causa dell’emergenza sanitaria, ha lavorato in regime di asporto. Gli italiani con l’80% superano di molto gli stranieri e gli uomini sono di gran lunga la maggioranza (80%) tra cui soprattutto tossicodipendenti che si rivolgono alla Caritas per chiedere un pasto.
Nel 2021 sul territorio sono stati effettuati 20.489 interventi (+33% rispetto all’anno prima) così ripartiti: distribuzione del pacchi alimentari (15.192), primo colloquio al Centro di ascolto (587), distribuzione di vestiario (1.327), sussidi per affitto e bollette (911).
1.817 le persone che si sono rivolte alla Caritas. Civitanova (518) la città che ha avuto il maggior flusso, a seguire Fermo (169), San Tommaso (160), Sant’Elpidio a Mare (121), Montegranaro (110), Corridonia (100) e infine Porto San Giorgio (97).
Numeri che mostrano una crescita preoccupante del disagio economico e sociale.

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