DISAGIO GIOVANILE? IL SINDACO HA ALTRI IMPEGNI MONDANI. BELL’ESEMPIO PER I GIOVANI

Mentre in consiglio comunale si discuteva di disagio giovanile, il sindaco Ciarapica e il consigliere Crocetti erano impegnati… a tavola, altrove. Assenti dunque non per motivi gravi o emergenze dell’ultima ora, ma semplicemente per partecipare a un evento di presentazione di libri con prelibata cena a seguire, in uno dei ristoranti più di tendenza. Una scelta chiara, deliberata, che dice molto più di tante parole.

L’assenza del sindaco, proprio nel giorno in cui si discuteva pubblicamente in consiglio comunale l’importante lavoro del tavolo tecnico permanente per la promozione della salute e del benessere delle nuove generazioni con relatore Andrea Foglia, è’ stata una mancanza di rispetto nei confronti dello stesso Foglia oltre che uno sfregio al consiglio che non può passare inosservato. In aula, convocata su richiesta delle minoranze, si affrontavano dati, strategie e proposte concrete per prevenire e contrastare un fenomeno complesso come il disagio giovanile, anche alla luce dei recenti episodi di violenza legati alle gang giovanili a civitanova. Un tema che riguarda centinaia di famiglie, educatori, studenti e operatori sociali del nostro territorio.
Il primo cittadino ha però ritenuto più interessante sedersi tra improvvisati scrittori e succulente portate piuttosto che in aula ad ascoltare, rispondere e confrontarsi. Ha scelto il piacere della lettura, ma soprattutto del palato, anziché la fatica del confronto e l’obbligo della presenza istituzionale.

La politica, però, si fa con la presenza e l’impegno, non con le comparsate. E oggi Civitanova ha avuto la dimostrazione che, per questa amministrazione, le priorità stanno altrove. Ancora una volta, quando c’è da affrontare un tema serio, concreto e difficile, l’amministrazione si defila.

La città – e soprattutto i suoi giovani – meritano attenzione, ascolto e responsabilità. Chi governa ha il dovere di esserci, non solo quando c’è da tagliare nastri o fare passerelle. Il disagio giovanile non si affronta con le assenze, ma con il confronto di idee, coerenza e modelli positivi. Esattamente l’opposto del comportamento tenuto ieri dal sindaco, senza ritegno e senza pudore.

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