Emanuela Massicci è morta nella notte del 19 dicembre, vittima di un brutale pestaggio da parte del marito, Massimo Malavolta, nella loro abitazione a Ripaberarda, frazione di Castignano (Ascoli). L’uomo ha allertato i genitori solo diverse ore dopo, dicendo: «Emanuela non respira più». Malavolta, arrestato in flagranza di reato, è accusato di omicidio ed è ricoverato in ospedale sotto sorveglianza dopo un tentativo di suicidio.
Il giudice delle indagini preliminari di Ascoli ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere, respingendo la richiesta della difesa per il trasferimento in una struttura sanitaria. La difesa ha inoltre chiesto una perizia psichiatrica per l’uomo, documentando problemi psichici legati a un precedente caso di stalking nel 2015.
Secondo la Procura, Malavolta ha aggredito la moglie tra l’una e le due di notte, mentre i figli dormivano. La donna ha riportato gravi fratture e segni di percosse, morendo a causa delle violenze. Dopo l’omicidio, il marito ha tentato di autoinfliggersi ferite superficiali e si è seduto accanto al corpo della vittima fino all’arrivo dei carabinieri.
Il gip ha sottolineato l’estrema pericolosità dell’indagato, ritenendo il carcere l’unica misura idonea a garantire la sicurezza sociale.