L’eventualità di accorciare “la legislatura di qualche settimana non è tema da esternazioni di Bersani o altri. Sono valutazioni che vanno lasciate all’approfondimento, al giudizio, alla ricognizione che può fare solo il Capo dello Stato”. Così il segretario del Pd Pierluigi Bersani ad Ancona, a margine di un comizio per le primarie. Ai giornalisti che gli chiedevano di possibili date elettorali ha risposto di “non mettere i numeri al lotto”. “Le Regioni per legge debbono votare entro una certa data, non debbono votare prima”. Insomma “su questo punto ciascuno deve fare il suo mestiere”. La preparazione e il clima delle primarie del centrosinistra stanno andando “alla grandissima, anzi alla grandissima di più”. “Io sono stremato, ma è una cosa incredibile – ha aggiunto -. Ne ho viste tante ma stavolta mi sono tolto una soddisfazione. La gente vuole partecipare, vuole vedere anche una politica che si mette un po’ in gioco. La gente vuole essere guardata da vicino”. “Questo – ha continuato Bersani – é importantissimo per noi ma soprattutto per il sistema. Dobbiamo assolutamente recuperare un minimo di feeling tra la politica e i cittadini, altrimenti non avremo la cassetta degli attrezzi per risolvere i problemi. Questo è il nostro contributo”. Le Marche, dove la Regione e la Provincia di Macerata sono governate da un’alleanza Pd-Udc-Idv, sono “un contributo importante” nel disegno politico del Pd, che si rivolge “al campo dei progressisti, ma è aperto alla collaborazione e agli accordi con i moderati”. “Questo schema generale ha delle diverse applicazioni in giro per l’Italia – ha aggiunto -. Però il quadro è quello”. Il modello Marche “é stato e sarà molto, molto utile, perché noi ci teniamo larghi con la testa. Il Paese ha davanti problemi molto seri e posizioni e intenzioni settarie non vanno bene con una crisi di questo genere”.