Sale la tensione tra l’ex assessore Manola Giornacci e il sindaco Ciarapica, dopo che la Giornacci ha denunciato il primo cittadino alla Procura della Repubblica per falso ideologico. La denuncia riguarda una lettera che sarebbe stata – a dire della Gironacci – redatta dallo stesso Ciarapica e fatta firmare da due consigliere comunali di “Civitanova Unica” (Fontana e Campetelli) lista civica dove la Gironacci fu eletta in Consiglio Comunale. Secondo quanto affermato dalla Giornacci, la missiva, contenente motivazioni di sfiducia, è stata utilizzata come base per il decreto di revoca delle deleghe a lei assegnate ed è arrivata dopo che per ben due volte il sindaco aveva tentato senza successo la revoca.
La Procura di Macerata ha aperto un fascicolo per verificare la veridicità dei fatti, affidando le indagini al pubblico ministero Enrico Barbieri, il quale dovrà analizzare il contenuto della denuncia e accertare la legittimità del decreto di revoca. Giornacci è assistita dall’avvocato Pietro Siciliano. La lettera di sfiducia “confezionata” – sempre secondo la Gironacci – per giustificare la sua rimozione, dopo essere stata firmata dalle consigliere di “Civitanova Unica” è stata condivisa dai gruppi consiliari di Vince Civitanova (Troiani) e da Forza Italia (Ciarapica-Morresi) che l’hanno presa a pretesto per dire che la si condivideva e pertanto la Gironacci andava cacciata per non modificare e turbare gli assetti di maggioranza. I consiglieri di Fratelli d’Italia non hanno condiviso questa richiesta e sono rimasti neutri non sottoscrivendo nulla.
Giornacci ha deciso di intraprendere questa azione anche per tutelarsi personalmente, in quanto ritiene il comportamento del sindaco lesivo della sua immagine. Resta aperto, nel frattempo, il ricorso in Cassazione contro la seconda sentenza del TAR che a quanto sembra la Gironacci ha presentato.