Dopo quattro anni di assenza è pronto a irrompere nei teatri e rendere incandescenti le assi dei palcoscenici con l’energia delle sue coreografie.
Lo show nuovo di zecca, scritto a quattro mani con la moglie Arabella Holzbog e intitolato Open, debutta venerdì 16 novembre in un teatro di nicchia, l’Annibal Caro di Civitanova Marche Alta. Una scelta che potrebbe apparire singolare, specie come prima assoluta di un tour che attraverserà la nostra Penisola fino a marzo 2013. Ma non di certo agli appassionati che conoscono bene Civitanova Danza, il Festival Internazionale nel nome di Enrico Cecchetti che da diciannove estati convoglia i maggiori artisti di tutto il mondo nella cittadina marchigiana.
Open apre la versione invernale della rassegna, giunta alla XVI edizione ed è inserito nel progetto di residenza «Civitanova Casa della Danza», volto a favorire lo studio del balletto contemporaneo. In pratica, una residenza attrezzata e dotata di una ventina di posti letto situata accanto al teatro, la Foresteria Comunale Imperatrice Eugenia, viene messa a disposizione dei ballerini che possono alloggiarvi nel periodo delle prove (la compagnia di Ezralow risiede qui dal 4 al 17 novembre), idearvi nuove coreografie e persino presentare al pubblico i propri lavori.
Sul palco, a disegnare con il corpo le architetture di Ezralow, ci sarà la debuttante DEConstructions Dance Company, appositamente formata per questa tournée. Il significato di de-costruire lo spiega lui stesso: «Togliere via gli strati del proprio lavoro e reinventare, nella coreografia ma anche nella psicologia. Ripensare: è come vivere ancora». Quattro danzatori e quattro danzatrici (fra cui due italiani, Dalila Frassanito e Santo Giuliano) con formazione e stili differenti interpretano, con un mix inconfondibilmente ezralowiano di spettacolarità e fisicità, alcune tra le più trascinanti coreografie della sua carriera. La danza contemporanea si fonde con la musica classica e se ne nutre rigenerandosi, rendendo la performance artistica un’avventura emozionale coinvolgente. Così l’estro di Ezralow fluisce liberamente, attraverso flash e quadri ricchi di stupore, istantanee corporee traboccanti di azione, colore e una buona dose di provocazione. Una tecnica perfetta e l’uso di tecnologie ultramoderne contribuiscono a rendere ogni esibizione un vero e proprio evento mediatico. Del resto il maestro, che prima di danzare ha studiato biologia e giocato a football americano, non ha mai avuto paura della contaminazione con altri generi artistici. Ezralow è rimasto Ezralow senza mai snaturare né banalizzare il suo talento, quando ha fondato compagnie come MOMIX e ISO, quando ha creato coreografie per The Paris Opera Ballet o Cirque du Soleil, per Sanremo, Celentano, Fiorello o per gli Amici di Maria De Filippi.