FALCIATO MENTRE ANDAVA AL LAVORO IN BICI. MUORE DAVANTI ALLA FIGLIA

ospedale-civitanova1Maurizio Camillucci, operaio di 50 anni, sposato e padre di tre figli, ieri mattina alle 7 era appena uscito di casa, a Trodica di Morrovalle, per andare al lavoro in bicicletta. La figlia di 16 anni l’ha salutato sulla porta, diretta alla fermata del bus: ‘Ciao papa”… Pochi minuti e pochi metri più avanti ha sentito un botto tremendo. Quello dell’auto che ha falciato e ucciso sul colpo suo padre, condotta da un automobilista ubriaco, senza patente, e forse drogato, di ritorno da un night insieme ad un amico. Un impatto violentissimo, lungo un rettilineo della Sp 485, che non ha lasciato scampo all’operaio, spirato sotto gli occhi della figlia. Disperata e sotto choc la ragazza: “una scena straziante, anche per noi” si è lasciata sfuggire il vice questore Stefania Minervino, dirigente della polizia stradale.
L’investitore, Cristoff Cimorosi, 34 anni, di Macerata, tossicodipendente già noto per reati contro il patrimonio e spaccio di stupefacenti, alla guida di una 600, con accanto un altro tossicodipendente, è stato arrestato per omicidio colposo aggravato. Aveva un tasso alcolemico quattro volte superiore ai limiti di legge, 1.8 g/l. Bisognerà invece attendere ancora qualche giorno per conoscere i risultati del test antidroga, cui é stato sottoposto nell’ospedale di Civitanova Marche prima di essere rinchiuso nel carcere di Camerino. La patente gli era
stata revocata proprio per il suo stato di dipendenza, con il divieto di poterla conseguire di nuovo. Maurizio Camillucci, originario di Tolentino, dipendente di un’azienda per il trattamento dei rifiuti – lo stabilimento sorge a 200 metri dal luogo dell’incidente – era un uomo abituato a rispettare le regole. Indossava il giubbotto catarifrangente e pedalava rigorosamente a destra del rettilineo. Ma tutto questo non è bastato a salvargli la vita. La 600 gli è piombata addosso a tutta velocità, dopo aver sbandato sul ciglio erboso e tentato una manovra maldestra per tornare in carreggiata. Il ciclista è stato ‘caricato’ sul cofano della vettura, tanto da sfondarne il parabrezza, e poi scaraventato sul lato destro della strada. Cimorosi e l’amico si sono fermati subito, illesi, incapaci di spiegare alcunché.

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