Il giorno dopo la bufera che si è abbattuta su Civitanova dove con l’operazione “Easy Warrant” la Guardia di Finanza ha portato alla luce una vicenda che ha dell’incredibile con polizze fideiussorie che garantivano 51 milioni di euro presentate dalla Civita Park al Comune a garanzia della nuova fiera e di un centro commerciale, si registrano i primi commenti, le prime prese di distanza. A non voler commentare è il dirigente del settore Urbanistica Maurizio Scarpecci indicato dalla stampa come il funzionario pubblico denunciato dalla Guardia di Finanza per abuso di potere in quanto secondo le Fiamme Gialle, il Comune ha “accettato in violazione al codice dei contratti pubblici e alla convenzione urbanistica stipulata le fideiussioni senza verificarne i requisiti normativi, esponendo l’Ente a un grave danno e avvantaggiando le imprese costruttrici che le avevano presentate.
Massimo Mobili, ex Sindaco al momento della presentazione delle fideiussioni e della presentazione delle stesse e oggi consigliere del centrodestra si affretta invece a scaricare su altri le responsabilità. “A me i tecnici, la segreteria generale, gli uffici Bilancio e Urbanistica, hanno sempre detto che le polizze erano in regola con le leggi vigenti. Questa è una vicenda dai profili esclusivamente tecnici -dice Mobili-, credo che l’allora segretario comunale (Sergio Morosi ndr) dovesse controllare che tutto fosse a norma di legge e comunque chi sia il responsabile ultimo in merito alla valutazione sulle regolarità delle fidejussioni io non lo so”.
“Il Comune in questa vicenda è parte lesa”, dice il sindaco Tommaso Corvatta che parla di “una vicenda in cui auspichiamo la totale pulizia e chiarezza il prima possibile. Ho sempre detto che si tratta di una ferita aperta nella città. La giustizia deve fare il suo corso, però nel frattempo spero non si impantanino ulteriormente le opere pubbliche e che la Civita Park presenti polizze fideiussorie regolari altrimenti non ci sarà nessuna proroga e voglio ricordare che in questo anno abbiamo respinto delle polizze perchè non in regola con le disposizioni vigenti in materia. Per noi la trasparenza è un fatto irrinunciabile”.