Prima Paola Giorgi che durante la riunione della Commissione Affari Istituzionali della Regione Marche si alza e abbandona l’aula impedendo così l’accordo sulla proposta di riordino (già votata dal Cal) di 4 province, accordo che avrebbe salvato così quella di Macerata. A distanza di poche pre, è l’uscita sulla stampa di David Favia a far pensare. In un’intervista rilasciata al Messaggero, Favia oltre che a riservare gli ormai obsoleti commenti nei confronti di Corvatta e Silenzi,si erge a difensore di Popsohia dicendo “mi impegno per portala ad Ancona”. Niente di male, verrebbe da dire se non fosse che, sia la Giorgi che Favia, in campagna elettorale passavano intere giornate a Civitanova ergendosi a paladini della città, pronti ad attaccare chi a loro dire non era all’altezza di amministrarla. Cosa proseguita anche dopo la vittoria del centrosinistra. A chi li rimproverava di non poter fare politica a 40 chilometri di distanza rispondevano che non era così lasciando intendere di avere a cuore le sorti della città di mare. Le hanno talmente a cuore che la Giorgi esce dall’aula e non vota per la provincia di Macerata di cui lei stessa è espressione come consigliere regionale e Favia che invece di impegnarsi per fare restare Popsohia a Civitanova, si impegna a portarla ad Ancona. Siamo in presenza di “contraddizione in termini” anche per quei civitanovesi che ancora seguono il duo anconetano.