La Festa de l’Unità itinerante della provincia di Macerata è iniziata come meglio non si poteva: a Porto Potenza la qualità degli ospiti presenti ha permesso di offrire alla platea un quadro veramente approfondito delle problematiche tecniche, politiche ed economiche che affliggono la sanità marchigiana, in caduta libera sotto la giunta Acquaroli.
Romano Carancini, Alessia Morani e Claudio Maffei con l’arguta conduzione professionale di Maurizio Blasi hanno toccato tutti i principali problemi della sanità marchigiana.
Una serata ricca di partecipazione e impegno civile sul disastro e le bugie di questi 4 anni di Francesco Acquaroli e Filippo Saltamartini su diritti negati sulla sanità.
Un esempio, un fatto, tra i tanti: il governo delle destre di Giorgia Meloni definanzia la sanità.
Il rapporto tra spesa sanitaria e PIL:
2023 6,2%.
2022 6,7%
2021 7,1%
2020 7,4%
Si è anche ragionato in termini propositivi perché la politica seria non si sotteae alla responsabilità.
Claudio Maria Maffei, nella sua veste di tecnico di grandissima esperienza, si è soffermato sulla necessità di fare delle scelte, distinguendo tra strutture territoriali destinate alla cronicità (da moltiplicare) e ospedali destinati alle fasi acute (da selezionare accuratamente).
Il Vice Presidente della Commissione regionale Sanità
Romano Carancini ha raccontato l’insensatezza del passaggio da una ASUR regionale unica a sette aziende territoriali (per le quali a due anni dalla creazione mancano ancora atti ammistrativi fondamentali) e i rischi di un’autonomia differenziata a invarianza di spesa che rischia di tradursi in una vera e propria secessione sanitaria soffermandosi sull’oggettiva spinta verso la sanità privata che la giunta Acquaroli sta attuando giorno dopo giorno attraverso il depotenziamento della sanità pubblica.
Alessia Morani si è soffermata in particolare sull’incapacità della giunta Acquaroli di utilizzare i 300 milioni di euro destinati dal PNRR alle Marche per la sanità (PNRR che la destra non votò all’epoca) e di intercettare le reali esigenze dei territori, dove servono strutture dedicate agli anziani, alle cure palliative, alle diverse fragilità
Una serata premiata da una bella partecipazione popolare su un argomento non facile ma comunque vicino alle esperienze quotidiane delle famiglie marchigiane, a riprova che la politica viene premiata quando si avvicina ai cittadini con serietà e onestà intellettuale.