Non passa giorno che nel castello Sforza il trono di Fabrizio non diventi sempre più bollente.
Tanti problemi, ma poche soluzioni, solo slogan.
Di recente, oltre alla “Caporetto” sulle varianti, che ha visto il sindaco muto e messo all’angolo, prigioniero di Pantella d’Italia guidati dal conte Acquaroli proiettato al 2025 e impegnato a non perdere la Contea Regionale la situazione sembra peggiorare. Divisi su tutto ma uniti per forza e per potere fino alle regionali, senza correr rischi ma deve essere chiaro a tutti, e soprattutto a Ciarapica, che i Fratelli detengono la gold share!
A Ciarapica non è servito a nulla scaricare le colpe sulla “bella addormentata nel bosco dell’urbanistica”Qualcuno da sacrificare si trova sempre, l’importante è che il principe sopravviva.
Ma dopo tanto frastuono, cos’altro può accadere? Ecco riapparire il trasformismo costante dei giullari, alcuni consiglieri di maggioranza che ci hanno abituato a tutto: salti mortali e tripli passaggi da un gruppo all’altro. Ma questa volta c’è chi tenta al primato!
Ecco uscire dall’oblio il fido Turchi, consigliere di corte e uomo del principe, che dopo essere passato da Siamo SquadroniCivitanova è emigrato a Casa Unica Ciarapica, dove, pur non eletto è stato recuperato come consigliere e un anno dopo è uscito dal gruppo della lista del sindaco per non meglio precisate divergenze, approdando nel gruppo di Vince Civitanova con baci, abbracci e il Fausto benvenuto del fratellastro del principe, che trionfante dichiara: “È solo l’inizio del rafforzamento della mia amata Vince.”
Turchi non solo corre tra gruppi diversi, ma è lui che fa correre i quartieri e i cavalli! E corre anche la propaganda a suon di reel che tanto piace a Ciarapica e al suo staff, pronto pero’ ad abbandonarlo per opportunità migliori a tempo indeterminato in altri lidi comunali civitanovesi.
È finita qui? Ma come vi viene in mente! Dopo un anno, ed eccoci a qualche giorno fa, il prode Turchi esce anche da Vince Civitanova, sempre per non meglio precisate “divergenze politiche”. Lui, del resto, è un consigliere a scadenza: se in un anno non ottiene, se ne va.
In tre anni, tre cambi di casacca. Ora è nel gruppo indipendente, ma già inizia a valutare la prossima destinazione. Magari la Lega? Intanto, firma comunicati con altri cortigiani leghisti della confraternita del “Non siamo pagliacci” contro le scelte della loro maggioranza, le stesse scelte che avevano votato non più di qualche mese fa!
Ma non importa, ai giullari tutto è consentito alla corte del principe Fabrizio da Cascinare.
Avanti così! Assolvete almeno al compito di farci ridere fino alle regionali e, magari, entro la fine del mandato riuscirete a fare il giro di tutti i partiti e le liste civiche. Sarebbe un vero primato, degno di un grande salta-banchi sceso dai monti ed esibitosi nel teatrino consiliare che ha trasformato Civitanova Vita Vita in Civitanova Salta Salta
Maria Antonietta