“Vi è un rigurgito contro chi ha combattuto per la democrazia e la liberazione dal disastroso ventennio fascista dando dignità alla nostra nazione.” Dopo il successo de “la pasta antifascista”organizzata dall’ANPI, AUSER e SPI CGIL non pochi sono stati i commenti social che hanno deriso l’iniziativa. Al punto che gli organizzatori hanno sentito la necessità di fare alcune riflessioni su quanto accaduto.
“Si assiste sui social – scrivono – ad interventi livorosi e senza alcun fondamento argomentativo serio, contro l’evento partecipatissimo dalle dimensioni inaspettate a Civitanova della PASTA ANTIFASCISTA come in numerosi luoghi del paese. Una partecipazione tale a Civitanova da superare le presenze di singoli chalet del lungomare e che dimostra l’interesse di tanta parte della popolazione per la lotta di Liberazione, i valori della Costituzione Repubblicana che il fascismo aveva conculcato a partire dal delitto Matteotti e quindi per la difesa della Democrazia. Questo cade in questo momento storico in cui a causa del Disegno di legge su Premierato si mette in discussione il ruolo del Presidente della Repubblica e del Parlamento ed è stata approvata dalla maggioranza di governo la legge sull’Autonomia Differenziata che dà autonomia solo alle regioni più ricche a discapito di quelle più in difficoltà, contro la quale sono state raccolte e si stanno raccogliendo adesioni per il referendum abrogativo”. A questo si aggiunge – concludono gli organizzatori “alla messa in discussione del ruolo della Magistratura in concomitanza con le indagini contro soggetti potenti.La popolazione democratica ha il compito di respingere quotidianamente questi attacchi inqualificabili al tessuto civile di questo paese che hanno lo scopo di sovvertire i valori della Costituzione e della lotta di liberazione.