Sei ammalato? Hai la bronchite? La bambina ha la febbre? Un signore ha male ad una gamba? Hai dolori al petto…..? Non è un problema c’è il servizio di Guardia Medica vai e avrai le cure.
La sostanza è che il Servizio di Guardia Medica da qualche tempo non è più nel palazzetto della Croce Verde che per qualche motivo non ospita più questo servizio. Infatti la Guardia Medica si è trasferita al Poliambulatorio di Via Abruzzo.
La giornata di oggi domenica: davanti al Poliambulatorio chi ha bisogno di essere visitato, brutta prerogativa di chi sta male perché respira a fatica causa bronchite, ha una febbre insistente, o ha la bambina che si lamenta, trovano la porta del Poliambulatorio chiusa. La regola purtroppo è che chi arriva per una visita resta fuori dalla porta e intanto si forma una fila. Per entrare si deve attendere l’uscita del paziente visitato. Questo vale anche per la notte. Il paziente entra a la porta viene di nuovo chiusa.
Poco importa l’orario, se è notte, se fa freddo, se piove, devi pazientare imbacuccato magari come un terremotato dentro l’auto. D’altronde se sei un “paziente” devi pazientare.
E’ inutile suonare al citofono per supplicare con un “fateci entrare abbiamo freddo”, i solerti e bravi dottori escono e ti dicono che queste sono le disposizioni superiori. Lasciamo perdere qualche imprecazione smorzata dal freddo e i commenti misti a rassegnazione di qualche signora con la figlia febbricitante la “burocosanità de nuaddre” ben remunerati per le incombenze sono nei loro uffici e seduti sulla poltrona di dirigente o sotto dirigente. Non li invidio per lo stipendio, per le loro grandi preoccupazioni ma per la poltrona visto che al freddo, magari con vento e pioggia sotto una pensilina non c’è nemmeno una sedia per l’uomo zoppicante e la bambina febbricitante.
E i medici che sono dentro quella struttura specie nella notte in quella zona desolata quale sistema di sicurezza per la loro incolumità i burocrasantitari hanno messo in campo? Nessuna…Per la sicurezza bisogna che uomini e donne che lavorano nella Guardia Medica o fanno corsi di autodifesa o sperano nello Stellone Italico.
Amedeo Regini