Un bambino cinese affetto da handicap uditivi, visivi e vocali, che però pronuncia alcune parole in italiano – ‘babbo’, ‘mamma’, ‘acqua’ – tanto da suscitare un sospetto terribile: che ad abbandonarlo in piena notte davanti a un Mc Donald’s, a Porto San Giorgio, possa essere stata una famiglia italiana, che l’aveva adottato. O, cosa meno probabile, che il bimbo sia nato in Italia da genitori cinesi naturalizzati. Comunque una vicenda tragica, e un vero rompicapo per gli investigatori del Commissariato di Fermo, alle prese con il bimbo ‘venuto dal nulla’, ritrovato in lacrime due notti fa nel piazzale del fast food, solo e impaurito, anche se ben vestito e ben nutrito. Nei filmati delle telecamere a circuito chiuso del Mc Donald’s, che sorge lungo la SS16, a pochi metri dal casello autostradale, si vede un’auto di media cilindrata, che arriva, si ferma e poi si allontana velocemente. Immagini poco nitide, dalle quali non sarà facile risalire ai proprietari della vettura. Il piccolo intanto, la cui storia ha commosso le Marche, è stato affidato dal sindaco di Porto San Giorgio ad una comunità protetta in provincia di Ascoli Piceno, dove verrà seguito dai Servizi sociali. I sanitari dell’ospedale ‘Murri’ di Fermo lo hanno visitato, riscontrando una serie di defict sensoriali che andrà ulteriormente approfondita. Magliettina a maniche corte di colore bianco, jeans corti e scarpe da trekking aperte estive, il bambino è diventato subito la mascotte del centro di accoglienza. Fa male pensare che qualcuno possa averlo abbandonato magari proprio perché disabile, soprattutto nel caso che a farlo sia stata una famiglia adottiva. Secondo l’interprete cinese del Tribunale, nella folta comunità di immigrati cinesi (solo in piccola parte regolarmente censita) del sud delle Marche non ci sarebbe nessun bimbo scomparso che corrisponde alla descrizione del piccolo. La donna ha anche detto, intervistata dalle tv, che “nessuna famiglia cinese abbandonerebbe un figlio così”. Se i genitori del bambino non verranno rintracciati, per lui si apriranno le porte di un’adozione.
