IL BOSS MAFIOSO GRAVIANO IN CARCERE CON UN COLTELLO SOTTO AL LETTO

Aveva un coltello nella sua cella del supercarcere di Marino del Tronto ad Ascoli Piceno Giuseppe Graviano, il boss mafioso di Brancaccio le cui intercettazioni su presunte ‘cortesie’ a Silvio Berlusconi sono state depositate agli atti del processo in corso a Palermo.
Subito dopo il ritrovamento e il sequestro della lama, che era nascosta nell’intercapedine del letto e che è stata rinvenuta circa un mese fa, Graviano è stato trasferito in un altro carcere. Il boss ha fatto ricorso contro il sequestro, sostenendo che non è suo, e l’udienza è fissata per lunedì 12 davanti al Tribunale del Riesame ascolano. Non si sa come l’arma abbia potuto superare i controlli del carcere dove il boss stragista era detenuto in regime di 41 bis e dove è stato intercettato mentre parlava durante l’ora d’aria con un altro detenuto, Umberto Adinolfi. La Procura contesta a Graviano il porto abusivo di arma: una lama piuttosto lunga, con un’impugnatura realizzata con del nastro isolante.

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