IL CENTRO DESTRA CON LA NUOVA LEGGE REGIONALE FA APRIRE UNA MEGA SALA SLOT

Non basta essere la capitale del gioco d’azzardo con una spesa per ogni cittadino di 4.400€ all’anno, a Civitanova il contrasto alla ludopatia è sempre più fuffa.
Così, dopo anni di battaglie perse nei tribunali, la mega sala slot di via Silvio Pellico, sarà inaugurata.
Dal 2018 i gestori cercavano di aprirla, ma hanno dovuto fare i conti con sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che davano ragione alla questura retta da Pignataro che aveva negato l’autorizzazione perché la distanza dai luoghi sensibili (in questo caso bancomat e banche) era inferiore ai 500 metri. “Ciarapica e Borroni – è stato detto nel corso di una conferenza stampa dai dem Giulio Silenzi e Francesco Micucci – hanno fatto di tutto per poter far rilasciare l’autorizzazione con delibere di giunta illegali tanto che, in una sentenza, si dice esplicitamente che il Comune ha cercato di aggirare la legge regionale per favorire i gestori. E allora che cosa fare di meglio se non far ridurre al centro destra che governa la regione quella distanza e farla passare da 500 mt a 300 mt? Detto, fatto! La regione ha fatto una legge di modifica dove si aumenta la possibilità del gioco d’azzardo lecito sia nelle superfici e sia nell’apertura di nuove strutture con una diminuzione da 500 mt a 300 mt. Una decisione che nessun consigliere ha saputo motivare in consiglio regionale. Non l’ha saputa motivare Borroni (Fratelli d’Italia e l’ispiratore della norma), non l’ha saputa motivare Putzu (relatore di maggioranza), non l’ha saputa motivare Acquaroli, non l’ha saputa motivare neanche il presidente della commissione di Forza Italia. Pensate che su questa problematica, solo la commissione per il commercio è stata investita e non quella dei servizi socio sanitari. Avevamo più volte detto che i Fratelli d’Italia, la Lega e Forza Italia avrebbero approvato una legge ad personam indicando la mega sala slot di via Silvio Pellico e mai così profezia è stata più vera, d’altronde quei locali furono inaugurati come champagneria da Tajani, Acquaroli e Ciarapica”.
È dal 2018 che Micucci e Silenzi si battono contro l’apertura di nuove sale slot in una città che è capitale nelle Marche del gioco d’azzardo, dove si giocano cifre vertiginose, un comune che su 7995 comuni si piazza all’80º posto nazionale per volume di gioco pro capite.
“Civitanova – hanno sottolineato Micucci e Silenzi – è una città dove in questo campo si vedono movimenti e flussi finanziari notevoli non certo di gente del posto”.
Con una punta di amarezza i due dem hanno sottolineato l’indifferenza di tutte quelle associazioni e le parrocchie che, pur battendosi contro la ludopatia, non hanno avuto il coraggio di dire una sola parola contro questa legge definita “schifosa” da Silenzi e Micucci. Una legge che amplia ancora di più il gioco d’azzardo.
Evidentemente c’è una debolezza del tessuto sociale che non vuol mettersi contro chi ha il potere e che, beffa delle beffe, finanzia iniziative contro la ludopatia facendo poi nei fatti
gli interessi dei gestori permettendo nuove aperture.
Sono trascorsi sette anni da quando Ciarapica si era impegnato con l’allora questore Pignataro, promettendo di rivedere il regolamento delle sale giochi. Regolamento che non è stato mai voluto portare in aula.
Ora, con questa vicenda, trionfa l’ipocrisia di tutti coloro che parlano della ludopatia come di una malattia grave e poi nel momento delle scelte concrete, che ne favoriscono la diffusione, preferiscono il silenzio alla denuncia, alla ribellione.

Una risposta

  1. Paola ha detto:

    Hanno aspettato 7 anni …..per aprirlo.pensando forse andato nel dimenticatoio delle persone contrarie….ma chi ha POTERE trova sempre un escamotage legale con l’obiettivo di interessi….questo non e’ altro che una goccia in un mare pieno di problemi…..purtroppo …Non ho mai visto un popolo (io compresa) DI RINCOGLIONITI…..AMEN….

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