Tante persone, fra le quali alcune decine di ex dipendenti della ex Cecchetti, hanno partecipato al convegno dedicato alla famosa ditta civitanovese, poi divenuta SGI, che ha cessato l’attività nel 1994, organizzato dal Rotary Club e da Centro Studi Civitanovesi, che si è tenuto nel cineteatro, non a caso, chiamato Cecchetti.
Dopo il saluto del presidente dell’attivissima sede del Rotary Club, dr Pio Amabili, è stata proiettata un serie di foto, ovviamente in bianco e nero, che hanno evidenziato gli spazi, le attrezzature, fra le quali il mitico tornio, e i vari tipi di veicoli ferroviari che sono stati per svariati anni il materiale principale da riparare, compresi anche diversi tipi di natanti.
Primo attesissimo intervento del prof. Alvise Manni, primo figlio del defunto dirigente della ditta, Giuseppe Manni, che ha tracciato un interessante percorso centenario della ditta Cecchetti, nata come officina nel 1892 da parte di Adriano Cecchetti (1872-1947) e che occupò un largo spazio ai margini di quella la città che era chiamata Portocivitanova. Nel 1957 cambiò nome in SGI e andò avanti fino al 30 giugno 1994 quando suonò l’ultima sirena.
Cecchetti SGI è stata una grande realtà industriale che in certi periodi della sua centenaria attività ha avuto oltre duemila operai ai quali non è stato garantito il lavoro ma tutta una serie di provvedimenti quali la mensa interna, la “provvida” per l’approvvigionamento di cibi, i regali natalizi, l’assistenza medica interna e tanto altro, tanto da farne una struttura futuristica.
Oltre all’intervento del prof. Alvise Manni, il saluto del sindaco Fabrizio Ciarapica che ha espresso la gratitudine alla ditta per i tanti anni di attività pioneristica portata avanti, ci sono stati gli interventi dello studioso Luca Vesprini, che si è soffermato sul rapporto fra officina e territorio e di Cosimo Francesco Manni, fratello più giovane del prof. Alvise, che ha ricordato attentamente tutto quello che è stato lo staff dirigente della fabbrica e le esperienze da essa compiute non solo con le Ferrovie dello stato e la marineria.
L’evento è quindi proseguito nella palazzina dl Lido Cluana dove alle 19 è stata inaugurata una mostra di fotografia che andrà avanti da lunedì a domenica dalle ore 18 alle 20 e la consegna di attestati ai dipendenti della fabbrica che sarà ricordata per sempre, oltre all’immagine scultorea esistente nell’area archeologica occupata per un centinaio di anni dalla fabbrica che porta la dicitura: “Qui vive Adriano Cecchetti…”.