Una vicenda complessa che vede protagonisti un imprenditore svizzero, Rolf Senti, attivo nel settore dell’architettura e dell’arredamento di alberghi e ville di lusso, già membro della squadra svizzera di ciclismo, con un passato sportivo anche accanto al campione Bugno e un consigliere comunale di Forza Italia che siede sui banchi della maggioranza a palazzo Sforza. Lo svizzero, dopo aver scelto le Marche come meta delle proprie vacanze estive e aver acquistato una casa a Montelparo, affascinato dalle Marche, decide di spostare i propri interessi su Civitanova.
Signor Senti, perché ha scelto di investire a Civitanova?
Prima delle elezioni comunali di Civitanova, ho incontrato un tal Renzi durante una cena privata a Ripatransone, grazie a una conoscenza comune militante in politica. Renzi ci ha parlato di interessanti opportunità di investimento a Civitanova e ci ha proposto di spostare i nostri progetti a Civitanova, anziché Montelparo.
Come si è presentato Renzi?
Si è mostrato come un imprenditore molto vicino al sindaco di Civitanova che – ci ha detto – essere interessato ad attirare investitori per progetti di lusso e infrastrutture per persone facoltose.
Quali proposte vi ha fatto Renzi?
Ci ha offerto la possibilità di acquistare Villa Morichetti, promettendoci di facilitare l’acquisto diretto. Volevamo trasformarla in un residence di lusso, insieme a un noto direttore di alberghi di lusso svizzeri. Abbiamo persino incontrato il sindaco varie volte per discutere questi progetti, trovandolo molto favorevole.
Villa Morichetti era l’unica proposta?
No, successivamente ci siamo resi conto che la villa era lontana dal mare, quindi Renzi ci ha suggerito di acquisire pure lo chalet Dune, che, secondo quanto riferitoci dal Renzi stesso essendo scaduto il vecchio contratto, era disponibile per l’acquisto con un investimento iniziale di 100.000 euro.
Renzi era il solo interlocutore?
No, abbiamo firmato contratti alla presenza di un commercialista e con due notai, entrambi di Civitanova, ed erano coinvolti anche tecnici. Ci siamo fidati perché tutto sembrava trasparente, supportato da professionisti e da un politico di spicco del partito, nonchè perchè il Renzi ci aveva mostrato documenti.
Il commercialista e i notai erano di Civitanova? Chi sono?
Sì, sono di Civitanova, ma preferiamo non rivelare i nomi poiché ci sono indagini in corso.
Avete fatto altri affari con Renzi?
Sì, ho fondato la Grison Consulting Srl in Svizzera, con Renzi e altri soci svizzeri. Renzi ha contribuito con circa 4.000 euro per la costituzione. Successivamente, ci ha suggerito di aprire la stessa società in Italia, ma abbiamo scoperto che la società italiana è stata fondata da lui e da suo fratello.
A quanto ammonta complessivamente l’investimento?
In totale, si parla di circa 1 milione di euro. Abbiamo trasferito i fondi dalla Svizzera in Italia tramite Unicredit, quindi tutto è tracciabile. Tuttavia, non riusciamo a capire come siano stati usati i nostri soldi, poiché abbiamo riscontrato false dichiarazioni e documenti inesistenti.
Come avete scoperto il presunto raggiro?
Dopo varie richieste di spedire i documenti in Svizzera abbiamo ricevuto scuse continue, inclusa una falsa diagnosi di cancro. A quel punto, abbiamo sospettato di essere vittime di un raggiro e abbiamo deciso di tutelarci.
Quali azioni legali avete intrapreso?
La procura, rispetto alla nostra denuncia penale, ha richiesto l’archiviazione per tardiva denuncia (90 giorni ndr), ma abbiamo presentato opposizione e stiamo aspettando l’udienza in camera di consiglio per la valutazione delle ragioni dell’opposizione. Siamo determinati ad andare avanti, se necessario fino alla Corte Europea, per fare chiarezza e prevenire che altri investitori siano raggirati.
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La redazione è a disposizione qualora il consigliere voglia rispondere all’intervista del signor Senti.