In Sala Consiliare, lo scorso martedì 28 novembre, il Prof. Paolo Pileri, docente al politecnico di Milano, ha incantato tutta la platea raccontando la bellezza del suolo e della sua importanza.
Per difendere chi voce non ha dobbiamo partire dalla conoscenza: questa è la prima azione politica che va fatta così da far sentire la voce del suolo e anche per poterlo difendere dall’invasione della mano speculatrice dell’uomo.
Il suolo ci tiene in vita gratuitamente, il cemento ci uccide. Pileri ha chiaramente indicato da che parte stare.
Il suolo è la più grande soluzione per la crisi climatica perché ha una capacità di assorbire CO2 quattro volte quella di tutti gli alberi sul pianeta terra e senza suolo l’albero non potrebbe vivere. E’ l’ecosistema degli ecosistemi. Il 30% della biodiversità è nei primi 30 cm di suolo. Il 95% del nostro cibo è grazie ad esso. Il suolo raccoglie le acque delle piogge sempre più violente.
Ogni volta che cementifichiamo uccidiamo il suolo e con esso tutto l’ecosistema: il carbonio non ha più la capacità di essere stoccato, l’acqua non trova spazio dove penetrare e scorre via sulle strade creando danni a cose e, immancabilmente come ormai siamo abituati a vedere, anche alle persone. Con il cemento non abbiamo terre da coltivare o boschi da vivere.
Dati alla mano in Italia ogni secondo si consuma 2,25 metri quadrati di suolo, la regione Marche ha incrementato il consumo nell’ultimo anno del 0.34% ed è sopra la media nazionale. A Civitanova Marche dal 2006 al 2016 di 60 ettari cementificati. E’ troppo, dobbiamo reagire.
Quindi l’appello del movimento Dipende Da Noi è quella di continuare ad informarsi, dibattere insieme sulle tematiche ecologiche, unirci con le nuove generazioni che manifestano a favore dell’ambiente, creare un forum permanente tra cittadine e cittadini, ambientalisti, esperti per monitorare le condizioni del nostro ecosistema in cui viviamo così insieme essere pronti per salvaguardare il bene comune più fragile e prezioso che abbiamo: il suolo.