LA CAMPAGNA DONAZIONE ORGANI

E’ partita da quest’estate anche a Civitanova Marche la campagna di sensibilizzazione alla donazione degli organi. Patrocinata dal Ministero della Salute, l’iniziativa prevede una serie di brochure e infopoint messi a disposizione del cittadino presso l’Ufficio Anagrafe comunale. Questo perché, già da diverso tempo, durante la pratica di rilascio della Carta di Identità Elettronica, il cittadino può dichiarare la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti.
“Ai cittadini, al momento dell’emissione della CIE vengono date tre opzioni” fanno sapere dall’Ufficio Anagrafe “le persone possono esprimere il Sì alla donazione, che vuol dire dare il consenso all’espianto dopo la morte, sia se è la prima volta che ci si esprime sull’argomento, sia se ci si è già espressi in passato in Comune, alla Asl oppure all’Aido. Possono anche dire di No e infine la terza opzione è non esprimersi, scelta che, se si è già dichiarato una volontà in tal senso in passato, comporta il fatto che questa non verrà modificata. Se invece è la prima volta che ci si esprime, in caso di morte saranno i familiari a decidere sulla eventuale donazione degli organi”.
In Italia, negli ultimi 5 anni le donazioni di tessuti sono state 60.776 mentre i trapianti d’organo eseguiti sono stati 99.394. L’incremento delle donazioni nel 2023 è stato del 21% rispetto all’anno precedente mentre gli interventi crescono del 16.7% rispetto al 2022 (24.949).
Tornando a Civitanova, invece “sono sempre di più le persone che scelgono di esprimere il proprio sì alla
donazione” ci fanno sapere gli operatori dell’Ufficio Anagrafe “anche perché” continuano “sono sempre di più le richieste di Carte di identità elettroniche”. Nel 2022, infatti, il Comune ne ha emesse 4601 mentre 5383 sono state le CIE emesse nel 2023. “Per il 2024 invece” fanno sapere dagli Uffici “si va verso quota 6mila visto che, fino a giugno sono state emesse 3026 Carte di identità elettroniche”. Un incremento, questo, “dovuto con ogni probabilità alla necessità di un documento al passo coi tempi” fanno sapere gli operatori “ma anche al fatto che l’ente, a differenza di altri Comuni, ha compiuto la scelta, dopo l’epidemia Covid, di non ricevere per appuntamento nell’Ufficio Anagrafe, lasciando libero l’accesso ai cittadini i quali possono contare su 23 ore settimanali di sportello aperto al pubblico fra la sede del Capoluogo e quella della Città Alta”.

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