Nelle Marche la crisi economica rende più difficili le separazioni e i divorzi. Lo ha sottolineato il presidente reggente della Corte d’appello di Ancona, Carmine Pinelli, aprendo la cerimonia dell’Anno giudiziario 2013. “Questa tendenza – ha osservato il magistrato – è da mettere in relazione con la crisi economica e con la difficoltà di mantenere, a nuclei disgiunti, una volta naufragato il sodalizio coniugale, il pregresso potere di acquisto”. Al trend che conferma anche nel 2012 la diminuzione di questo tipo di iscrizioni, si deve aggiungere che il 42% dei coniugi separati non è poi approdato al divorzio. “La differenza – ha spiegato Pinelli – può essere attribuitaa una maggiore propensione ad un regime di convivenza di fatto, insorto dopo la cessazione di quella coniugale”.