Sono tante le persone in difficcoltà che sono in arretrato con il pagamento delle bollette. C’è però anche chi ci marcia. Questo il quadro che emerge da un’intervista rilasciata a Lorena Cellini dall’amministratore delegato dell’Atac Sergio Cognigni e pubblicata da “Il Resto del Carlino”. Nel secondo caso, quello di chi furbescamente sperimenta degli escamotage per non pagare, massima severità, per chi invece ha veramente bisogno “ascolto, elasticità e disponibilità”. “Le valuto personalmente una per una (riferimento alle lettere di distacco ndr) -spiega Cognigni- e mai andremo a chiudere l’acqua a chi ha realmente bisogno. Diciamo che con i furbi siamo severi, tra questi per esempio esercizi commerciali morosi che per non pagare cambiano ragione sociale. Diverso il caso di famiglie o pensionati in difficoltà vera. A chi ha problemi a pagare intanto dico di contattarci, di venire nella nostra sede in via Zavatti a spiegare e troverà ascolto, elasticità e disponibilità soprattutto in un momento come questo”.