Assoluta puntualità nella consueta cerimonia in onore a San Marone che si è svolta nella chiesa di Cristo Re, la processione e l’omaggio al mare con una buona parte delle reliquie del Santo Patrono, dal momento che a Civitanova Alta si trova un braccio del Santo, addirittura a Rieti, la testa, tanto è vero che negli anni passati da quella città giungevano fedeli. Messa officiata dal vicario pastorale don Giordano Trapasso, la processione con il reliquario custodito da sempre nell’altare della chiesa di San Marone è giunto nel porto alle 18,20, quindi il suo imbarco sul motopeschereccio Braveheart (Cuore Impavido) di 74 tonn. armatore Enrico Barboni, capitano Renato Barboni che , dopo alcune preghiere, ha preso il largo scortato da: Il Greco; Minello Padre; Nonno Vincenzo; Maria Madre; Provveditore; Audace; Avventuriero; Nonno Lisà; Azzurra I; Gladiatore I, dalla motovedetta della Capitaneria di Porto, dal rimorchiatore “Francesco Guidotti”, dalla motovedetta della Guardia di Finanza “Puleo”, tutte le imbarcazioni con tanti fedeli e sacerdoti a bordo.
Il mare, una tavola, per via di una lieve brezza da est/sud est (scirocco, levante) ha accolto la sfilata delle imbarcazioni, a circa un miglio e mezzo dalla costa, fino all’altezza dell’Asola e del fiume Chienti, con tante persone assiepate nei due moli del porto, a largo la deposizione di una corona di alloro e la benedizione del mare, trasmessa a terra con ponte radio della ditta New Service e quindi il rientro in porto e al Santuario di San Marone.