Molti residenti che abitano di fronte al lungomare Piermanni, lamentano da tempo un disagio per la musica che proviene dalle strutture del lungomare.
“Per sei giorni della settimana, praticamente dal lunedì al sabato, – è detto nella segnalazione – in alcuni luoghi di ritrovo del lungomare proviene tanta musica anche nelle ore notturne.” Una lamentela generale tanto che quattro anni, fra gli abitanti della zona c’è stata una raccolta firme che è stata completamente ignorata. Una lamentela che è condivisa dai turisti. Nella zona risiedono persone che hanno bisogno di dormire, in quanto hanno impegni di lavoro, e non ci riescono anche ricorrendo ai tappi antirumore. In diverse occasioni il disagio è stato portato a conoscenza delle forze dell’ordine e degli organismi comunali, ma tutto è rimasto invariato.
Da tenere presente che non da tutti i locali proviene il disagio, in quanto in alcuni si è provveduto a girare gli altoparlanti verso l’interno dello chalet e probabilmente adottando altre soluzioni intelligenti. Ci domandiamo – conclude la segnalazione – cosa poter fare per tornare ad avere una vita normale”.
Situazione sicuramente condivisibile dalla cittadinanza ed è molto strano che non vengano effettuati dei sopralluoghi, anche perché, a proposito della musica, dovrebbero esistere dei limiti ben precisi in termini di funzionamento.
“Per sei giorni della settimana, praticamente dal lunedì al sabato, – è detto nella segnalazione – in alcuni luoghi di ritrovo del lungomare proviene tanta musica anche nelle ore notturne.” Una lamentela generale tanto che quattro anni, fra gli abitanti della zona c’è stata una raccolta firme che è stata completamente ignorata. Una lamentela che è condivisa dai turisti. Nella zona risiedono persone che hanno bisogno di dormire, in quanto hanno impegni di lavoro, e non ci riescono anche ricorrendo ai tappi antirumore. In diverse occasioni il disagio è stato portato a conoscenza delle forze dell’ordine e degli organismi comunali, ma tutto è rimasto invariato.
Da tenere presente che non da tutti i locali proviene il disagio, in quanto in alcuni si è provveduto a girare gli altoparlanti verso l’interno dello chalet e probabilmente adottando altre soluzioni intelligenti. Ci domandiamo – conclude la segnalazione – cosa poter fare per tornare ad avere una vita normale”.
Situazione sicuramente condivisibile dalla cittadinanza ed è molto strano che non vengano effettuati dei sopralluoghi, anche perché, a proposito della musica, dovrebbero esistere dei limiti ben precisi in termini di funzionamento.