Un Matteo Ricci in piena forma ha chiuso a Civitanova Marche, di fronte a un folto e attento pubblico, la Festa provinciale itinerante dell’Unità di Macerata.
Il parlamentare europeo ha risposto a tutte le domande della giornalista Manolita Scocco, in particolare a quella di grande attualità sull’indagine della Guardia di Finanza in corso nel Comune di Pesaro. Ricci ha ribadito piena fiducia nella magistratura, che saprà accertare la verità, e ha chiarito la sua posizione con parole chiare e nette, escludendo nella maniera più assoluta qualsiasi sua forma di coinvolgimento.
Nel frattempo, ha sottolineato che il Pd delle Marche, che è riuscito a superare le sue divisioni interne dopo le elezioni europee, deve continuare a fare politica, respingendo a testa alta ogni strumentalizzazione della destra locale, la quale, non avendo altri argomenti, si aggrapperà solo a questa vicenda.
L’incontro è stato introdotto dalla segretaria cittadina del circolo di Civitanova Marche, Lidia Lezzi, che ha evidenziato il totale immobilismo della giunta Ciarapica. Il segretario provinciale, Angelo Sciapichetti, ha legato la vittoria alle prossime elezioni regionali a tre elementi imprescindibili: l’unità del Partito Democratico, un progetto per il rilancio della regione legato a una coalizione la più ampia possibile, aperta al civismo, e la candidatura di un leader come Matteo Ricci, collaudato e capace amministratore, fresco di una recente affermazione personale alle europee con oltre 52.000 preferenze nella sola Regione Marche.
Con l’appuntamento di Civitanova si è conclusa la seconda edizione della Festa dell’Unità itinerante della provincia di Macerata, organizzata con un format del tutto originale rispetto alla classica Festa dell’Unità tenuta in altre province. Questo nuovo formato ha permesso di promuovere 13 dibattiti e toccare, in poco più di un mese, 10 comuni della provincia di Macerata, approfondendo temi di grande attualità: dalla sanità al lavoro, dal rilancio delle aree interne al dimensionamento scolastico, dall’autonomia differenziata alle politiche giovanili della Next Generation EU, dai rifiuti all’acqua, fino alla cultura.
Hanno partecipato ai dibattiti, oltre a Matteo Ricci, i parlamentari Irene Manzi, Arturo Scotto, Brando Benifei, i consiglieri regionali Carancini e Mastrovincenzo, oltre ai segretari provinciali di CGIL, CISL, al presidente dell’ANPI, della CNA e ad altri rappresentanti locali di enti e associazioni.
Un successo di partecipazione popolare che ha visto impegnati i Giovani Democratici, i dirigenti e i simpatizzanti anche nella raccolta firme per il referendum contro l’autonomia differenziata e per il salario minimo.