NEL MONDO DELL’ARTE: FILO DIRETTO FRA MOMBAROCCIO E CIVITANOVA

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É stata inaugurata domenica 20 maggio, nella chiesa di San Marco, a Mombaroccio, antico borgo medioevale situato nelle suggestive colline pesaresi, “Arte non stop”, un progetto espositivo realizzato grazie alla sapiente curatela di Lucia Spagnuolo, personaggio molto noto del mondo artistico della nostra città.
Saranno quattro le artiste che si passeranno il testimone per dar vita ad una staffetta artistica: Luisa Bergamini , Marisa Cesanelli, Judith Offord e Cleofe Ramadoro. Per ognuna di esse, il dipingere è volontà di comunicazione, caricata dalla connotazione esistenziale e soggettiva; quattro modi di raccontare le proprie emozioni e la propria interiorità con stili e tecniche diverse.
La staffetta è stata avviata da Luisa Bergamini, eclettica artista bolognese, che ha svelato la visione del suo “Interno/Esterno”, un caleidoscopio di colori e atmosfere artistiche con le quali potersi confrontare, capaci di offrire al fruitore diverse chiavi interpretative, il tutto alla presenza del vice sindaco di Mombaroccio, Mauro Ferri, il quale dopo aver portato i saluti e i complimenti dell’amministrazione comunale all’artista, ha messo in evidenza come le opere esposte riescano a conferire un valore aggiunto alla cittadina di Mombaroccio, una sorpresa artistica degna di interesse che viene offerta ai numerosi visitatori dei musei comunali.
Il Presidente della Proloco, Damiano Bartoccetti, ha ringraziato i critici d’arte Lorenzo Fattori e Daniele Taddei, coordinatori ed ideatori della mostra, una novità che ha arricchito, valorizzato e favorito lo sviluppo culturale di questo borgo. Lorenzo Fattori ha messo in evidenza l’importanza degli eventi artistici situati nei musei, perché conferiscono un rinnovato vigore a questi luoghi, stimolandone la visita . Daniele Taddei ha tracciato un’analisi critica delle opere di Luisa Bergamini, opere connotate da un “realismo esistenziale”, dove non è possibile rintracciare figure, ma esse sono celate in ogni tratto pittorico, così come è possibile scorgere nei segni, la presenza di Luisa Bergamini stessa, della sua anima individuale e della sua unicità. Ogni quadro è parte di una vita, e questo ci esorta a leggerlo per interrogarci, per guardarci dentro; comprendere un’opera d’arte è incontro con noi stessi, dice qualcosa ad ognuno di noi, come se fosse detto in particolare a lui, l’opera d’arte è sempre presente e contemporanea.
Ha chiuso l’inaugurazione il poeta Gianni Marcantoni con una lettura di poesie tratte dal suo libro: Orario di visita, Scheda editore. La poesia è “l’arte del linguaggio”, sostiene Gadamer, il pensiero viene esaltato dalla parola che gli conferisce una molteplicità di senso. Si può essere colpiti da una parola o equivocare la parola detta, ma la parola della poesia, cosi come la pittura è sempre portatrice di verità, non c’è niente da aggiungere per raggiungere la comprensione, che non sia stato detto. Ed è questo che colpisce dei versi di Marcantoni, esprimono l’esperienza vissuta, trasportano chi ascolta in un mondo dove ogni uomo è solo con se stesso. La poesia è più vera della realtà perché conferisce finitezza all’esperienza quotidiana, è individuale ma nel momento in cui si presenta acquisisce un carattere di universalità di cui ognuno di noi è portatore.
La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle 9,30-12,30 e 15,30-19. Il primo Luglio il testimone passerà a Marisa Cesanell.
Un grazie speciale a Varis Iacucci, che in rappresentanza della Proloco, ha condotto gli artisti e gli organizzatori della mostra, nel Museo della Civiltà Contadina, ambientato nei sotterranei del convento di san Marco. Questa suggestiva collezione è esposta in dodici stanze dove sono stati ricostruiti, grazie alle donazioni dei cittadini di Mombaroccio, diversi ambienti come ad esempio la bottega del falegname con i suoi attrezzi, il magazzino, la stanza della tessitura, della lavorazione olearia e la cantina. Maria Giuseppina Coppola.
Nelle immagini alcuni momenti dell’inaugurazione.

Una risposta

  1. Luisa Bergamini ha detto:

    Sono grata e piena di ammirazione per l’estesa recensione dedicata alla mostra “Interno.Esterno” che mi vede protagonista .

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