Signora Annamaria, la ringraziamo per le sue parole e siamo ben lieti di pubblicare il suo intervento
“Gentile Redazione, vi seguo sempre con molto interesse anche perché abito a Civitanova. Apprezzo il fatto che vi occupiate di politica ma anche di attualità, cronaca e soprattutto che diate spazio alla gente comune, a chi non ha una “carica” per poter dire la propria. Quello che vi chiedo è ospitalità se lo riterrete opportuno, altrimenti vi ringrazio lo stesso e continuerò a seguirvi ugualmente. Veniamo a noi. Ho letto l’articolo che avete pubblicato sulla giornata mondiale dei diritti umani. Molto interessante. Devo dire però che mi ha indotto a fare una riflessione. Certamente in Italia non vi è repressione e questo ci fa essere un Paese Democratico. Ma vi chiedo e mi chiedo: dove sono i miei diritti umani quando lavorando dalla mattina alla sera lo stipendio che prendo e che si dissolve non a fine mese ma già dalla seconda settimana non mi basta nemmeno per pagare le bollette? Se per fare la spesa mi devo far aiutare -e vi garantisco che è umiliante- da mia madre? Fortunatamente ho solo un figlio. Mi rendo conto che è una bestialità dire “fortunatamente” ma oggi se fossero stati due o di più non avrei saputo come sfamarli. L’altro giorno leggendo il giornale mi sono fermata su una frase pronunciata dall’ex Premier Berlusconi “Gli Italiani sono benestanti”. Non sapevo se ridere o piangere. In tutti questi anni ci hanno umiliato e continuano a farlo. E se non cambiano la legge elettorale saremo schiavi a tutti gli effetti. Non abbiamo nemmeno il diritto di scegliere chi ci deve rappresentare…e sì che vengono pagati -e poi eccome- con i soldi nostri. Con l’arrivo di Monti si è aperto uno spiraglio, ma devo dire che mi sarei aspettata una presa di posizione più dura nei confronti di chi ci ha ridotto in questo stato. Staremo a vedere”.
